Cinque autori al muro

Mostra fotografica

Nago-Torbole Photofestival

Cinque autori al muro
Collettiva studenti LABA (Libera Accademia di Belle Arti)

5 SENSI
Marilena Brugnara
Questo progetto è una rappresentazione fotografica dei 5 sensi umani, analizzati dal mio punto di vista.
Con la prima immagine (olfatto) ho voluto rappresentare ciò che c’è ma non si vede, l’odore umano che emaniamo ogni giorno, diverso da persona a persona e che può attrarre o respingere un individuo al primo impatto. Ho voluto rappresentare la parte animale dell’ essere umano, quell’ istinto primordiale che è insito nella nostra umanità e che cerchiamo di sopprimere invano.
Con la seconda immagine ho voluto descrivere una sorta di distopia: l’incapacità umana nel futuro di riuscire a mangiare cibi sani, condizionata dalle multinazionali e dal cibo “plasticato”.
Attraverso il senso “tatto” ho voluto far vedere il calore umano e l’ energia che ognuno di noi emana senza rendersene conto. Ho scelto uno strumento come il vetro per amplificare questo concetto.
L’ultima foto (udito) è evocativa dello stato attuale dell’uomo moderno. Abituato al chiasso della contemporaneità e al movimento affannoso e ridondante, l’essere umano non è più in grado di vivere nel silenzio più totale, anzi è proprio questo silenzio assoluto a rimbombargli nelle orecchie e a farlo impazzire. Ho scelto come location un teatro vuoto, luogo di espressione dell’animo umano per antonomasia.

METAMORFOSI
Alessandro Eccel
Metamorfosi come trasformazione fisica e morale, questo ho voluto rappresentare con il mio lavoro, descrivere il concetto di mutamento esteriore ed interiore. Il tempo fa mutare inevitabilmente l’aspetto esteriore di forme, piante e rocce, è questo un cambiamento metamorfico atteso. La metamorfosi di una persona dalla sua forma naturale maschile a quella femminile, avviene anch’essa con una trasformazione fisica dettata però da una precedente o contemporanea metamorfosi morale non sempre tangibile.

IL LINGUAGGIO DEL CORPO
Francesco Malacarne
Con il movimento instauro una comunicazione con me stesso che espande la mia conoscenza e ne altera lo stato, mi ha sempre affascinato il prodotto ottenuto da molteplici movimenti che potremmo definire “contorti”, appartenenti ad una classe di ballerini, chiamati astratti (abstract). L’abstract è uno dei tanti stili della break dance, che ritengo il più innovativo, ma allo stesso tempo il meno considerato. Questo stile si basa nel portare all’estremo i movimenti del proprio corpo e crearne un legame, dando vita ad un vero e proprio linguaggio artistico, per cui il movimento diventa l’unico mezzo che permette di esprimere se stessi, con un processo di liberazione e di riassorbimento dell’emozione. Per questi danzatori la natura diventa il palcoscenico più adatto alle loro performance e la considerano un infinita fonte d’ispirazione. E’ per questo motivo che ho deciso di immortalare questi ballerini mentre interagiscono con la natura, creando un legame che scorre attraverso l’uomo e si rigetta nello spazio esterno. Il risultato del mio lavoro è un libro capovolto, leggendolo si prova un senso di straniamento, che permette una visione personale della realtà.

OLTRE PENSIERO
Michele Cattani
I quattro scatti proposti sono la rappresentazione della fuga vera e propria oltre quella fatta quotidianamente con il pensiero. Tanti fuggono dalla rumorosa città per trovare pace in loro stessi. Il metodo migliore è fare la valigia, prendere lo stretto necessario e scappare con il primo mezzo che capita. Per fuggire compiamo un cammino. Dicono che il bello di un viaggio non è la meta ma il percorso fatto per raggiungerla, la foto così vuole elevare il significato di “percorso” oltre la dimensione reale. Ma la fuga potrebbe anche durare in eterno o forse è quasi finita, chi lo sa, ecco perché è forse meglio essere in compagnia della donna che si ama e si amerà fino alla fine del viaggio. Alla fine ci attende la solitudine vera e propria una volta raggiunta la meta ma se si pensa bene non si è mai così soli, perché con noi ci porteremo sempre dietro la storia che abbiamo scritto per arrivare alla pace che abbiamo cercato oltre al pensiero.

FLUIDFRUIT
Aleksandar Obrenovic | Valeria Chiarani
Il progetto nasce dalla contrapposizione di unione e contrasto tra colori e forme. I colori della frutta e la sua forma si contrappongono e allo stesso tempo si uniscono ai colori e alla fluidità dell'acqua. Si crea così un' immagine semplice dal punto di vista della composizione, ma piena di freschezza e vivacità dal punto di vista visivo. Ciò che si vuole trasmettere è una sensazione di serenità e allo stesso tempo armonia e bellezza visiva.


organizzazione: Gruppo Fotografico Il Fotogramma