Cinquecentoquattro milioni cinquentosettantasei mila e... dedicato a Silvia Baraldini

Teatro

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Cinquecentoquattro milioni cinquentosettantasei mila e... dedicato a Silvia Baraldini
Con Sandra Garuglieri
drammaturgia e regia di Virginia Martini
collaborazione artistica Antonio Bertusi
distribuzione Blanca

Silvia Baraldini viene arrestata a New York nel 1982 con le accuse di concorso in evasione e rapina a mano armata. Due anni dopo la Giustizia americana la condanna a quarant'anni di reclusione; equivalgono a cinquecentoquattromilionicinquecentosettantaseimila e… secondi, da cui è tratto il titolo pensato per lo spettacolo dedicato a Silvia, scritto e diretto da Virginia Martini, autrice di una ricostruzione dettagliatissima, sostenuta da una narrazione equilibrata, armonica e serrata. Il ritmo è quello di una progressione lenta ma inesorabile, priva di uno sbocco liberatorio o una soluzione definitiva. Interprete unica è Sandra Garuglieri che spazia dal comico all'ironico e al tragico. Tra silenzi drammaturgici assordanti, non meno determinanti della voce, l'attrice rievoca quei muri di omertà che proteggono oscure ragioni di stato calpestando le più elementari libertà delle persone.
Lo spettacolo è una sorta di orazione civile che si snoda fra ingiustizie reiterate e colpi di scena. È una storia di diritti negati dai risvolti grotteschi, la tragedia di una realtà spinta alle estreme conseguenze.
Il debutto risale al 1999, ma lo spettacolo ha subìto da allora numerose variazioni dettate dagli sviluppi della vicenda. Si tratta di un monologo in forma di racconto, in cui la protagonista ci conduce lungo il tortuoso cammino politico, umano e legale della Baraldini, concentrato su una pedana invasa da pile di giornali; quegli stessi quotidiani che per anni hanno divulgato versioni frettolose e contradditorie, a volte in buona fede e altre no, viziati spesso da versioni ufficiali mediate.
Si parte dalla fine, con un brindisi di bentornata e con la lettura dei commenti sulla stampa nel fatidico momento, quasi a volere instaurare un dialogo col pubblico. E poi dall'inizio, con la famiglia Baraldini che emigra a New York alla fine degli anni Cinquanta, immigrati anomali e privilegiati, ricchi e borghesi.
La formazione culturale di Silvia passa attraverso gli insegnamenti del padre, grande lettore di Marx e di Gramsci, ma anche dalla scuola cattolica dove la famiglia decide di iscrivere lei e i suoi fratelli.
Poi il trasferimento a Washington, gli anni universitari, la lotta politica. Sandra Garuglieri rievoca eventi e atmosfere delle lotte antirazziste e anticapitaliste, dai primi anni Settanta fino al momento dell'arresto (all'epoca Silvia lavorava per un avvocato donna che la difenderà al processo), e mette in scena molti dei personaggi che hanno inciso sulla vicenda Baraldini: la madre, Giulio Andreotti, Giovanni Falcone, Massimo D'Alema, Bill Clinton.

Informazioni sulla prevendita

Prevendita dei biglietti presso:
Biblioteca comunale di Predazzo (0462/501830)
Bottega delle Erbe di Cavalese (0462/340318)
biglietteria del teatro comunale di Predazzo (0462/502808) prima degli spettacoli


organizzazione: Comune di Predazzo Assessorato alla cultura - Biblioteca Comunale di Predazzo