Cio' che possiamo fare
Edith Stein: una donna che nasce ebrea, muore in quanto ebrea e sarà santificata dalla Chiesa cattolica. Che diventa l’allieva prediletta di uno dei più grandi filosofi del Novecento e a cui verrà negata la carriera accademica. Che si impegna per i diritti delle donne e si farà suora di clausura. Una vita sempre in prima linea: dalle aule universitarie agli ospedali da campo della Prima guerra mondiale, dalla scelta appassionata della conversione all’orrore di Auschwitz. Edith Stein è un luminosissimo enigma, una storia di una chiarezza cristallina che getta ombre in ogni direzione e riassume in sé tutto il Novecento. Ci parla di noi, al punto da essere divenuta patrona d’Europa. Con la sensibilità dell’artista e il tocco della scrittrice, Lella Costa si misura con il suo pensiero in un ideale dialogo a distanza tra due donne di buona volontà: diversissime, ma alleate per tutto ciò che conta. Per il pensiero, nell’era dell’ignoranza. Per le donne, nel tempo delle discriminazioni. Per le appartenenze che fondano e nutrono l’Europa, nella tempesta del populismo. E così, alla fine, la voce di Edith Stein torna a parlarci: dell’Olocausto ancora possibile, della pace conquistata a caro prezzo, dell’accoglienza e del coraggio più che mai necessari.