Claudio Fasoli Four

Musica jazz

Trentinoinjazz
LagarinaJazzFestival

Claudio Fasoli Four
Claudio Fasoli, saxofoni
Michele Calgaro, chitarra elettrica
Lorenzo Calgaro, contrabbasso
Gianni Bertoncini, batteria e live electronics

“Lumi sul jazz, due parole sul concerto”
a cura di Giuseppe Segala

Negli anni Settanta Claudio Fasoli fu protagonista, insieme a Franco D’Andrea, Giovanni Tommaso, Tony Sidney e Bruno Biriaco, dell’importante avventura legata al Perigeo, gruppo che interpretò in un modo del tutto originale gli orientamenti innovativi del rock-jazz allora imperante. Lo sviluppo del discorso modale legato a Miles Davis, l’attenzione tutta mediterranea agli aspetti melodici, le interessanti soluzioni timbriche inerenti a una concezione orchestrale furono alcuni degli aspetti che caratterizzarono quel percorso, intrapreso da musicisti che negli anni a venire si dimostrarono tra i più importanti del panorama nazionale.
Finita quell’esperienza, il sassofonista di origine veneziana ma di adozione milanese imboccò una propria strada molto personale: la sua attenzione si concentrò su alcuni aspetti dell’integrazione tra processo compositivo e improvvisazione, con una particolare cura alla creazione di ampi fondali lirici, di uno spazio sonoro dilatato e fertile. Arrivò la registrazione di album molto interessanti, con la partecipazione di maestri del jazz contemporaneo: nel 1986 “Welcome”, con Kenny Wheeler alla tromba e Daniel Humair alla batteria, nel 1988 “Land” si avvalse ancora dell’apporto originale di Wheeler, nel 1989 si pubblicò “Bodies”, con Mick Goodrick alla chitarra, Palle Danielsson al contrabbasso e Tony Oxley alla batteria. Negli anni successivi, pur collaborando con grandi nomi del jazz internazionale, tra i quali Wheeler restava una presenza frequente, Fasoli cercò sempre più la vicinanza di musicisti ricchi di talento delle generazioni successive. È in quest’ottica che nasce l’attuale quartetto, con Michele Calgaro alla chitarra elettrica, Lorenzo Calgaro al contrabbasso, Gianni Bertoncini alla batteria e live electronics. Una formazione ben affiatata, con la registrazione di due album al proprio attivo, che persegue una delicata mescolanza di metri irregolari, ritmi funky, elaborazioni elettroniche.

Degustazione enogastronomica
Al termine del concerto, a cura di Cantina d’Isera e Ristorante Indiano di Villa Lagarina.