Claudio Menegazzi. Visioni alpine: la pittura
La pittura, che il pittore presenta, trae ispirazione dalla natura, ma non rappresenta se non unidea, vuole essere espressione dellarte semplice e pura, e quindi un diapason per far risuonare le idee dellattento osservatore, che desidera partecipare allopera con i suoi occhi e il suo pensiero.
Claudio Menegazzi è un ingegnere con la passione per larte, una passione sostenuta da puntuale conoscenza dei linguaggi artistici, soprattutto del Novecento. Allattività di docente, Menegazzi alterna quella di raffinato pittore di acquerelli. Lartista, uomo schivo e poco loquace, fa ricordare lingegnere Ulrich Arnheim, di musiliana memoria, il quale cercava di far quadrare il regolo con la fantasia, la geometria con la poesia. Gli spazi e i volumi rappresentati da Menegazzi pulsano non di un esercizio formale, ma di una costante ricerca caratterizzata da una delicatezza particolarmente originale, come, ad esempio, si può evincere dai giochi di luce e dalle tonalità cromatiche. Nelle sue opere è possibile capire come Menegazzi riesca sempre a dare nuovo vigore a quel genius loci che è il soggetto assoluto delle sue opere. Lingegnere-pittore è un attento osservatore, il cui sguardo si fonde con lambiente. Questi acquerelli sono il risultato di una tenace ricerca che impegna lartista da molti anni. Quello di Menegazzi non è lo sguardo di un visionario, di un sognatore: con acribia, lartista arriva allessenza delle cose e nei suoi quadri lesprit de géométrie si fonde con una straordinaria sensibilità. Le sue opere sono un prezioso tassello della nostra storia.
Carlo Andreatta
organizzazione: Centro Studi Judicaria - Arci Mori