Com’eri vestita?
L’installazione rimarrà al Civico 13 dal 23 novembre all’1 dicembre, in corrispondenza col periodo legato alla Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
Oltre alle attiviste e attivisti di Amnesty International, all’inaugurazione interverranno anche altre associazioni sensibili al tema.
La mostra affianca a una serie di storie di abusi degli abiti che intendono rappresentare, in maniera fedele, l’abbigliamento che la vittima indossava al momento della violenza subita. La mostra intende contrastare gli stereotipi che ancora oggi tendono a colpevolizzare le vittime di stupri. In Italia, in particolare, persiste il pregiudizio che addebita alla donna la responsabilità della violenza sessuale subita.
La mostra è legata alla campagna di Amnesty International “#IoLoChiedo: il sesso senza consenso è stupro”, volta a chiedere un adeguamento della legislazione italiana alle norme internazionali, modificando l’articolo 609-bis del codice penale per considerare reato qualsiasi atto sessuale senza consenso.
Lo stupro e altri reati sessuali costituiscono un grave attacco all’integrità fisica, mentale e all’autonomia sessuale della vittima. Sono violazioni dei diritti umani e compromettono anche il godimento da parte della vittima di una serie di altri diritti umani, come il diritto alla vita, la salute fisica e mentale, la sicurezza personale, la libertà, l’uguaglianza all’interno della famiglia
L’ingresso alla mostra rimarrà libero e gratuito
Per informazioni:
Otilia Popescu - Responsabile del gruppo di Trento di Amnesty International: 388 3642798
Edoardo Giudici - Vice Responsabile del gruppo di Trento di Amnesty International: 388 1065044