Come le rane nell'acqua bollente
di e con Dunja Badnjević
Grazie alla collaborazione con gli amici de La grande invasione di Ivrea (e con l’intenzione di dar vita il prossimo anno ad un festival ricchissimo), eccovi un programma in cui figurano solo ”incontri accuratamente selezionati”, con autori - tre dei quali stranieri, in un anno in cui gli spostamenti sono complicati - di grande presa ed enorme fascino, mai prima d’ora ospiti in Trentino.Gli incontri si terranno in luoghi i più diversi della città, proprio nello spirito della kermesse piemontese; non possiamo non ringraziare ancora chi ha reso possibile con la sua disponibilità ed entusiasmo questa rassegna inaspettata: un’occasione per tutta la comunità dei lettori, messa in piedi con le nostre forze, fra di essi il Laboratorio di Storia che festeggia proprio in questi giorni i suoi primi gloriosi trent’anni!L’inaugurazione spetta alla scrittrice Dunja Badnjević, nata a Belgrado in una famiglia serbocroatobosniaca che con il suo romanzo ‘Come le rane nell’acqua bollente’ ha conquistato i lettori. La Badnjević sostituisce Anne Griffin , la scrittrice irlandese è stata infatti trattenuta nel suo Paese all’ultimo minuto.Dunja Badnjević ha lavorato per molti anni come redattrice presso Editori Riuniti e si occupa attualmente di traduzione e promozione della letteratura serba, croata e bosniaca in Italia. Traduce per Adelphi e Ponte alle Grazie fra le altre. È nota per aver curato in maniera splendida il Meridiano dedicato a Ivo Andrić, premio Nobel per la letteratura.Il libro che presenterà - ‘Come le rane nell’acqua bollente’ - racconta di come nella vita si perdano molte cose: i genitori, gli oggetti, gli amici. Ma perdere il proprio Paese e il partito in cui si militava con convinzione non è molto frequente. In qualche modo ci si sente orfani due volte: il ricordo spesso abbellisce il passato e la nostalgia rimane cocente.La Badnjević ci porta su un doppio binario attraverso i ricordi di un Paese che non c’è più ( la Jugoslavia ) molto diverso dagli altri e di un partito Comunista occidentale ( il PCI ), unico nel suo genere.Gli anni dell’infanzia e della giovinezza in una Belgrado povera, ma vitale, gli anni del lavoro e della militanza in Italia, degli incontri con i personaggi di una Sinistra che avanzava e dell’attività di traduttrice e interprete delle massime cariche di entrambi.
ingresso libero
In caso di pioggia l’incontro si terrà alla Sala Filarmonica di Corso ROSMINI.
organizzazione: libreria Arcadia rovereto