Come si fanno le cose
Ve lo diciamo subito, così da evitare giri di parole. Questo di Bortoluzzi ( Come si fanno le cose, Marsilio Editore ) è un grandissimo libro, capace di raccontare le Dolomiti che cingono le valli del Bellunese e sembrano sorvegliare le aree produttive nate dopo la tragedia del Vajont.
La conca di Alpago è un luogo fragile, toccato spesso e molto da alluvioni e terremoti, ma protettivo per quanti lo amano.
Siamo davanti ad romanzo che racconta la montagna senza finzioni: la trasformazione del paesaggio, la vita industriale ed operaia che si svolge in pianura, tra capannoni e ditte artigianali.
Da alcuni anni prevale un racconto della montagna in letteratura che non sempre piace a chi nei luoghi di montagna vive ogni anno: troppo idiallico, troppo elegiaco, come non vi scorresse vera vita ed il tempo fosse fermo ai tempi di Heidi.
Antonio G. Bortoluzzi è nato nel 1965 ad Alpago, in provincia di Belluno, dove tuttora vive e lavora.
Con il romanzo ‘Paesi alti’ vinse nel 2017 il Premio Gambrinus Mazzotta nella Sezione Montagna ed è stato finalista al Premio della Montagna Cortina d’Ampezzo.
Bortoluzzi è membro accademico del Gruppo Italiano Scrittori Di Montagna.