Come uccelli d'argento
Da un'inchiesta giornalistica di Maurizio Panizza nasce un documentario che svela i misteri della tragedia di Sant'Ilario durante la seconda Guerra Mondiale
introduce Linda Stroppa, giornalista RAI con Luigi Sardi, saggista storico
Il 13 settembre del 1944, a Sant’Ilario di Rovereto, un bombardiere americano B24 sganciò in aperta campagna una bomba che piombò su un gruppo di persone - in particolare donne e bambini - che ritenevano di essersi messe al sicuro sotto le vigne. I morti furono 18 e di alcuni di questi non si trovarono più neppure i corpi, disintegrati dall’enorme esplosione.
Questo fu il primo bombardamento in assoluto sulla città di Rovereto, il più “anomalo” ma anche il più grave in termini numerici. Ciò nonostante, di quell’evento di guerra non se ne parlò più per 74 anni e il ricordo della tragedia rimase strettamente confinato al dolore delle famiglie, le quali, oltre al lutto, dovettero patire pure una specie di oblio della memoria da parte delle istituzioni.
Nel 2016, come giornalista venni a conoscenza di un testimone che aveva assistito al bombardamento e che per puro miracolo era rimasto incolume. Da quella prima intervista iniziai una lunga indagine dalla quale scaturì in seguito un articolo che venne poi pubblicato da numerosi giornali.
Ciò che però arrivò a dare ulteriori e più importanti contenuti all’inchiesta, furono altre tre preziosissime testimonianze giunte a seguito di una mia apparizione al TG3 in cui anticipavo l’inizio delle riprese di un cortometraggio prodotto assieme al regista Federico Maraner.
Orbene, dopo molti mesi di lavorazione e attraverso i nuovi contributi, adesso è possibile presentare al pubblico il documentario dal titolo “Come uccelli d’argento” che finalmente svela i misteri della tragedia e ripercorre il dramma dei sopravvissuti.
Ingresso libero
Saranno presenti i testimoni del tempo: Norma Cescotti, Arnaldo Masera, Ezio Marsilli, Valentino Rosi
organizzazione: Comune di Rovereto