Con Cage

Convegno

MusicAge

Incontro con Roberto Masotti, Gino Di Maggio, Francesca Aste

La pittura dell’avanguardia artistica americana ha profondamente influenzato fin dagli anni 30 la poetica di John Cage, dall’astrattismo gestuale al minimalismo e l’arte concettuale. L’incontro con il pensiero e l’arte di Willem De Kooning, Jasper Johns, Robert Rauschenberg, i white paintings di Mark Tobey, e ancora prima, Marcel Duchamp, ha avuto un’influenza decisiva sul suo modo di concepire la musica.
Ne parleremo con un esperto come Gino Di Maggio, direttore della Fondazione per l’arte contemporanea Mudima di Milano, fondatore delle Edizioni Multipla, curatore insieme a Gianni Sassi del disco dell’etichetta Cramps dedicato a John Cage, nonché suo amico e compagno di strada.
Ripercorreremo questa personalissima storia attraverso gli sguardi catturati da un grande fotografo, Roberto Masotti, che ci racconterà la sua amicizia e il suo lavoro su Cage, anche con due video e una serie dei suoi scatti più significativi.

Quando un’opera d’arte ci piace, diciamo che è bella; ma ciò che intendiamo dire, in realtà, è che è interessante, perché la parola “bellezza” non ha alcun significato oltre a ciò che proviamo di essa, e l’unica cosa che approviamo è che attira la nostra attenzione.

Io le trovavo interessanti perché potevo guardarle a lungo senza scorgerne la fine; vidi qualcosa di cui non mi ero accorto prima. Questo è anche ciò che mi accade con il lavoro di Mark Tobey, che ho amato moltissimo; così queste stampe, in un certo senso, sono la mia risposta al lavoro di Mark Tobey.

In un altro senso potrei dire che tutto il mio lavoro è una risposta a Mark Tobey.
(John Cage)