Concerto Finale di Terre di Confine

Manifestazioni ed eventi

Concerto Finale con
Banda do Pelò e Tamburi di Bahia, Fanfara Savale, Orchestra di Piazza Vittorio, Tetes de Bois, Orchestra di Terre di Confine, Radiodervish, Modena City Ramblers
“Time of Buena Vista”…omaggio a Compay Segundo
dal cast di Buena Vista Social Club partecipano: la banda originale di Compay Segundo Barbarito Torres, Pio Leyva, Eliades Ochoa, Teresa Garcia Caturla, Ibrahim Ferrer

BANDA DO PELÒ (BRASILE)
Brasile e Bahia sono la patria di questo straordinario gruppo in grado di far rivivere le più tradizionali sonorità del samba - reggae e di tutte le sue infinite varianti. Il nome trae origine da un quartiere antico di Salvador de Bahia chiamato Pelourinho, dove si svolgeva il mercato degli schiavi. Il gruppo è formato 7 musicisti – cantanti, tutti capereisti, cantanti, percussionisti e ballerini, in grado di presentare uno spettacolo intrattenitivo e trascinante che esemplifica le forme di percussione più radicate della cultura afro – brasileira: dall’Afoxè-Music all’inconfondibile uso delle percussioni abbinate al canto solistico.

FANFARA SAVALE
Un piccolo villaggio dell'est della Romania, avente meno di 200 abitanti, dove ogni uomo può suonare almeno uno strumento bandistico, ha probabilmente il maggior numero (per concentrazione) di bande in Europa. Questo è il posto da dove proviene la Fanfara Savale brass band. Potrebbe essere difficile risalire a ritroso nella vasta eredità musicale della banda, in quanto da come si possa ricordare, le radici della loro musica e i loro strumenti sono stati tramandati da una generazione all'altra.

ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO
Ventuno musicisti provenienti da dodici paesi: Tunisia, Ecuador, Senegal, India, Cuba, Romania, Argentina, Egitto, Germania, Marocco, Stati Uniti e Italia per un progetto sonoro dell’associazione “Apollo 11” sotto la direzione di Mario Tronco della Piccola Orchestra Avion Travel.

TÊTES DE BOIS
I Têtes de Bois sono una band molto speciale, un sestetto composto di voce, tromba, contrabbasso, piano e fisarmonica, chitarra, set percussivo. Una storia fatta di strade e svincoli, di luoghi impropri, di Berlino e di Parigi, di concerti sulle scale mobili nei sotterranei dei metrò, di camioncino Fiat 615 NI del 1956, di fabbriche abbandonate, d'interventi estemporanei sui tram, nelle stazioni ferroviarie, ma anche di club, centri sociali, teatri e festival prestigiosi. Per Têtes de Bois l'evoluzione della propria musica passa attraverso la ricerca di un'altra formula, fatta di parole e suoni catturati nei luoghi della quotidianità di transito, assorbendo segnali, aprendosi alle sollecitazioni e alle inquietudini, mettendosi in gioco senza reti.

RADIODERVISH
La musica dei Radiodervish, dal persiano “dar” e “wish” visitatori di porte, nasce dall’incontro fra Nabil, palestinese, e Michele Lobaccaro, italiano. Due vissuti, due mondi, che in realtà sono mille, che interagiscono e non hanno paura di contaminarsi. Michele e Nabil si incontrano a metà degli anni ’80 a Bari e, grazie alla loro produzione artistica, si affermano immediatamente come uno dei gruppi più importanti della scena world music italiana con riscontri di pubblico e critica enormi. Alla fine del 1999 collaborano con Jovanotti: in occasione della realizzazione del video di "Stella Cometa", Lorenzo chiede ai Radiodervish di tradurre il brano in arabo e a Nabil di cantarlo. Nel 2001 i Radiodervish producono un nuovo spettacolo nel quale per la prima volta raccolgono in versione acustica il loro repertorio musicale. Nasce così "In Acustico", un morbido e raffinatissimo concerto che diventa subito un tour.

MODENA CITY RAMBLERS
I Modena City Ramblers nascono nel 1991 come gruppo di folk irlandese intriso di spirito punk trapiantato nella rossa provincia emiliana, ed iniziano ad esibirsi in birrerie, circoli e case del popolo per un pubblico di amici e parenti. Nel 1993 incidono il loro primo demotape, oggi introvabile: COMBAT FOLK. Nel marzo 1994 esce il primo album, RIPORTANDO TUTTO A CASA, per l'etichetta indipendente romana Helter Skelter. E' un disco con cui i Modena City Ramblers rivendicano l'identità meticcia che hanno inventato a cavallo tra Irlanda ed Emilia, racconti della Resistenza e degli anni Settanta, viaggi e lotte. Il disco li impone nel circuito indipendente, dove la loro proverbiale carica live anima concerti sempre più affollati; nel giro di pochi mesi, la band si lega al management Mescal ed alla major discografica Polygram: RIPORTANDO TUTTO A CASA viene così ripubblicato nel novembre dello stesso anno dalla Blackout-Mercury con l'aggiunta del brano "Il bicchiere dell'addio", inciso con Bob Geldof. I MCR partecipano intanto ad un disco tributo ad Ivano Fossati, cui seguirà, nel 1995, l'adesione ad un'antologia di cover dedicate ad Augusto Daolio dei Nomadi.
Dopo le 25.000 copie vendute dal primo album ed una trionfale tournée con il comico Paolo Rossi, nel marzo 1996 arriva nei negozi il secondo, LA GRANDE FAMIGLIA, dedicato alla complicità con il pubblico che si va stringendo attorno alla band. Il disco mette in mostra evidenti espansioni dell'universo artistico del gruppo: il folk, fin dall'inizio suonato con attitudine punk, non esita ad indurirsi per contaminarsi con il rock. Nella "famiglia" Ramblers sono intanto entrati i toscani Francesco Moneti e Massimo Giuntini, mentre l'impegno del "grande vecchio" Luciano Gaetani è ormai part time a causa degli impegni familiari e lavorativi. Ad un nuovo tour con Paolo Rossi segue un'importante esperienza nel Sahara Occidentale a sostegno del popolo Saharawi.
Nel settembre del 1997 esce il terzo album, TERRA E LIBERTA', che risente delle esperienze consumate da alcuni componenti del gruppo in America Latina. È un salto sonoro e letterario alla ricerca dell'utopia di cui è artefice l'amicizia stretta con alcuni autori di quell'area, da Luis Sepulveda a Daniel Chavarria e Paco Ingacio Taibo II. Il combat folk si irrobustisce ed allarga i suoi orizzonti senza perdere la sua identità, per diventare "patchanka celtica". Quando il disco esce in Italia, i Modena si trovano a Vallegrande, in Bolivia, per le celebrazioni del ventesimo anniversario dell'assassinio di Che Guevara.
Ormai Modena City Ramblers è sinonimo di concerti ovunque affollati, e la fama di live-band irresistibile si conferma nei club come nei palasport: il gruppo salta, suona forte, si diverte e diverte. Le tournée di LA GRANDE FAMIGLIA e TERRA E LIBERTA' attirano così più pubblico dei tour di artisti assai più blasonati.
Continua su: www.ramblers.it

TIME OF BUENA VISTA …OMAGGIO A COMPAY SEGUNDO
dal cast di Buena Vista Social Club partecipano: la banda originale di Compay Segundo, Barbarito Torres, Pio Leyva, Eliades Ochoa, Teresa Garcia Caturla, Ibrahim Ferrer


organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara - Provincia Autonoma di Trento - Comuni di Arco, Nago-Torbole, Riva del Garda