Concerto con Giovanni Scaglione e Roberto Plano
Concerto con
Giovanni Scaglione, violoncello
Roberto Plano, pianoforte
Musiche di
Schumann: Adagio e allegro op.70
Beethoven, Sonata n. 3 in la maggiore op. 69
De Falla, Suite populaire espagnole
Brahms, Sonata in Mi minore n. 1 op. 38
Due già sicure e solide carriere si sono incontrate per una nuova esperienza cameristica destinata a lasciare il segno nelle sale concertistiche. Giovanni Scaglione, storico violoncellista del celebre Quartetto di Cremona si scopre anche solista e chiama nella sua avventura un altro superbo strumentista, il pianista pluripremiato Roberto Plano.
Giovanni Scaglione, dopo il diploma al Conservatorio “N. Paganini” di Genova ottenuto, con il massimo dei voti, sotto la guida di Nevio Zanardi, Giovanni Scaglione segue i corsi di perfezionamento di Michael Flaksman e Antonio Meneses, ricevendo da entrambi attestati di merito. Nel 1997 entra nella Konzert Klasse di Ivan Monighetti presso la Musikhochschule di Basilea dove ha la possibilità di suonare con musicisti quali Sergio Azzolini (Sinfonia concertante di Haydn) e Gidon Kremer. Il Concerto per violoncello e orchestra di Schumann, eseguito con la Basel Symphony Orchestra, gli vale come prova conclusiva per il conseguimento del prestigioso Solisten-Diplom.
Nel 2001 vince l’audizione nazionale indetta dal C.I.D.I.M. per un posto nel Sestetto Boccherini con il quale si esibisce per le principali società di concerto italiane.
Contemporaneamente segue i corsi a Brescia con Mario Brunello e all’Accademia Stauffer di Cremona con Rocco Filippini, che, insieme a Salvatore Accardo, lo invita a collaborare nell’ambito dei concerti di musica da camera tenuti al Teatro Olimpico di Vicenza.
Nel 2002 entra a far parte del Quartetto di Cremona, formazione che si è imposta negli anni come una delle migliori realtà del panorama musicale e con la quale svolge tuttora un'intensissima attività concertistica che lo ha portato in sale di grande importanza in tutto il mondo: dalla Wigmore Hall di Londra al Konzerthaus di Berlino, al Teatro Coliseo di Buenos Aires.
All’attività quartettistica affianca quella da solista, e ha debuttato nel maggio 2011, in diretta radiofonica dal Quirinale, con un programma per violoncello solo, al quale sono seguiti altri concerti per società musicali italiane come il Lyceum Club di Firenze e la Società del Quartetto di Milano.
Si è recentemente esibito per gli Amici della Musica di Firenze, l'Accademia Filarmonica Romana, la Filarmonica Laudamo di Messina, il Festival Alfredo Piatti di Bergamo, Polincontri Classica a Torino, la Società del Quartetto di Milano, il Mantova Chamber Music Festival, la Società Filarmonica di Trento.
Collabora in duo con la pianista Angela Hewitt, con la quale ha debuttato nel luglio ’14 nell’ambito del Trasimeno Music Festival. Dal 2011 è docente di Quartetto e Musica da Camera presso l’Accademia Stauffer di Cremona, e dal 2013 insegna violoncello a Genova, presso il ”Master for Strings”.
Suona un violoncello Don Nicola Amati (1712, Bologna), gentilmente prestato da Kulturfonds P.E.Eckes.
Roberto Plano ha studiato a Parigi all'Ecole Normale Cortot; ancora agli esordi, poco più che ventenne, ha ottenuto il primo premio al Cleveland International Piano Competition (2001), affermazione che ha lanciato la sua carriera internazionale. Negli anni successivi sono arrivati numerosi altri importanti riconoscimenti (Van Cliburn, Honens e Leeds, per citarne solo alcuni), e da allora tiene regolarmente recital e performance nelle più importanti sale da concerto del mondo.
Il Maestro Plano è celebrato per la sua sensibilità poetica, virtuosismo e profondità di interpretazione. Il suo repertorio si è costantemente ampliato, sino a comprendere una vasta gamma di autori (Bach, Beethoven, Poulenc, Ravel) e pezzi solistici che abbracciano i secoli da Scarlatti a compositori di oggi.
Ha, inoltre, compiuto approfonditi studi – giungendo a scoperte di rilievo – sulle opere di Andrea Luchesi, il Kapellmeister, compositore, organista e insegnante, che a Bonn nel 1774 aveva allievi come come Reicha e il giovane Beethoven; il pianista italiano ha anche eseguito la prima registrazione assoluta della musica di Luchesi per Concerto Classics e Amadeus. Scrivono di lui: "... come nessun altro pianista ora in attività, egli combina una gamma quasi soprannaturale di suoni e colori, con musicalità fenomenale, tecnica e carisma. Può tenere il pubblico incantato in silenzio, e poi costringerle a schizzare fuori dalla sedie".
organizzazione: Comune di Mezzano