Conferenze sul turismo montano

Convegno

Il consueto ciclo di conferenze sul turismo, organizzato dal Dipartimento di Informatica e Studi Aziendali e dalla Facoltà di Economia, ha quest’anno per oggetto il turismo montano.
Si tratta di un’iniziativa, certamente non l’unica, tesa a mantenere vivo nella nostra Università l’interesse di ricerche sul futuro del turismo alpino.
E’ opinione diffusa che lo sviluppo del turismo montano, ed in particolare di quello alpino, debba avere come punti di forza:
1) un’integrazione con le attività tradizionali come l’agricoltura, l’allevamento, l’artigianato e le espressioni artistiche della cultura, non necessariamente cultura locale-tradizionale ma anche cultura di importazione,
2) un modo di vivere lo sport più vicino all’ambiente naturale, con un minimo di strutture (sport outdoors)
3) un sistema di trasporti più rispettoso dell’uomo e dell’ambiente di quello attuale.

L’analisi di questi punti di forza porta allo studio di modelli di sviluppo per la “montagna” profondamente diversi da quelli della “pianura”. Esiste in proposito una Convenzione delle Alpi del 1991 con una serie di Protocolli di attuazione successivi, sottoscritta da tutti i Paesi alpini e dalla Comunità Europea, in cui i punti di forza sopra riportati vengono descritti e commentati. Esistono Linee Guida emanate dai Governi alpini e dai loro uffici del turismo che risultano in perfetta sintonia con i Protocolli suddetti. Quando però si passa dalle parole ai fatti si notano tentennamenti e soprattutto decisioni che vanno in tutt’altra direzione. Si tratta di decisioni che riguardano sia le scelte di formazione e di ricerca universitaria che quelle di tipo politico-imprenditoriale, troppo spesso votate al clientelismo, all’opportunismo, all’arricchimento facile di breve termine. Si tratta in entrambi i casi del perseguimento delle cosiddette “vie semplici”, con giustificazioni del tipo: “non si può tornare indietro, è troppo tardi per cambiare rotta”.
Certo è facile criticare, almeno altrettanto facile che scegliere queste “vie semplici”, che danno lustro e successo immediato.

Queste conferenze non vogliono pertanto essere una critica a senso unico del modello di sviluppo alpino che va per la maggiore, ossia di quello di tipo industriale che “ usa” la cultura e l’ambiente per raggiungere finalità politico-economiche. Prova ne è che i diversi relatori non condividono tutti una critica del genere e le loro analisi si basano su postulati diversi.
Le conferenze non si pongono neppure l’obiettivo di elaborare un ennesimo progetto di sviluppo del turismo alpino sostenibile.
I diversi interventi vogliono piuttosto sensibilizzare ad un confronto a distanza fra le tesi ed i sistemi di valori dei diversi relatori. L’intervallo fra le diverse conferenze dovrebbe permettere una riflessione, stimolare una serie di letture ed approfondimenti: questo almeno è l’obiettivo didattico per gli studenti che seguiranno il ciclo. Un convegno, con un dibattito diretto fra i diversi relatori, non avrebbe permesso questo necessario tempo di riflessione ma avrebbe probabilmente sortito le solite raccomandazioni, solitamente disattese.
Considerato il momento delicato che sta attraversando il turismo alpino, l’obiettivo di stimolare una formazione, soprattutto nei giovani, nei futuri managers del territorio alpino, basata su di un affinamento del sistema di valori, anche estetici, aventi per oggetto la montagna, ci sembra essere un obiettivo modesto forse ma sicuramente prioritario.
Giorgio Daidola

Programma
3 febbraio
"Il sistema distributivo del turismo montano"
dott. Ernesto Rigoni, docente Università IULM e Trento School of Management

10 febbraio
"Smontagne: dal mito al gioco"
dott. Duccio Canestrini, docente Trento School of Management – antropologo

17 febbraio
"Le Alpi: laboratorio per uno sviluppo capace di futuro"
dott. Enrico Capanni, direttore rivista L’Alpe – scrittore

2 marzo
"Tendenze del turismo della neve"
dott. Gerhard Vanzi - Direttore Marketing Dolomiti Superski

9 marzo
"Turismo e territorio: la sfida della montagna"
dott. Graziano Molon, Responsabile SPRINT Camera di Commercio di Trento

Per informazioni
Segreteria Scientifica
Prof. Giorgio Dandola
Facoltà di Economia
Tel. 0461 882133
giorgio.daidola@economia.unitn.it

Segreteria Organizzativa
Sig.ra Anna Maria Pretaroli
Dipartimento di Informatica e Studi Aziendali
Tel. 0461 882126
amp@cs.unitn.it


organizzazione: Università degli Studi di Trento Dipartimento di Informatica e Studi Aziendali