Confini. Bene e male, tra religione e laicità
Storie di confini al centro della storia
Incontro con Gabriella Caramore
“Ho voluto guardare alla posizione di chi sta sul limitare delle cose, non per amore della inappartenenza, ma per fiducia che si possa, esitando, dilatare sguardi e conoscenza”.
È l’esperienza religiosa intesa come “confine” da Gabriella Caramore, scrittrice, filosofa e da molti anni conduttrice di “Uomini e profeti”, la più seria e aperta trasmissione radiofonica di riflessione sulla religione dei palinsesti italiani.
Il confine è un “luogo fecondo per conoscere il proprio tempo e la propria storia” e per intuire “oltre ciò che arriviamo a comprendere, per guardare a quel luogo che alcuni chiamano Dio”.
Ma è un confine che non costituisce un tratto di demarcazione, magari di chiusura. Anziché disegnare un bordo, il confine può essere “stazione di infinite metamorfosi, di multiformi configurazioni”.
È così che il cammino lungo il confine, lo spingersi verso un limite estremo dell’ignoto, può iniziare ai territori della trascendenza, ma anche arricchire lo sguardo sulla concretezza storica e mettere in guardia da molte insidie.
Prima fra tutte la tendenza, figlia della paura della relazione, di imporre un comportamento invece che testimoniare la fedeltà ad un messaggio.
L'evento prevede un’offerta parallela per i bambini, per esplorare i confini degli adulti attraverso gli occhi e la sensibilità dei bambini.
Laboratori, racconti e attività, che tappa dopo tappa porteranno alla creazione di una grande opera d’arte collettiva. Le iniziative dell’Agosto dei piccoli sono proposte per offrire ai più piccoli uno spazio dedicato solo a loro e per garantire un servizio ai genitori interessati a seguire gli eventi in programma.
L’attività è rivolta ai bambini di età superiore ai 6 anni.
organizzazione: Fondazione Trentina Alcide Degasperi