Confronti

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Architettura in Trentino 1966/1986

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S.A.S.S. Spazio Archeologico Sotterraneo del Sass
21 e 29 maggio > 19 e 25 giugno 2014 ore 18.00
Piazza C. Battisti, Trento

Mostre
Associazione Campomarzio
21.05 > 02.07.2014
Via del Suffragio 24, Trento

L’anno 1966, preso come ideale punto di partenza, coincide con la pubblicazione di due testi fondamentali per la storia dell’architettura del secondo dopoguerra: L’architettura della città di Aldo Rossi e Complexity and Contradiction in Architecture di Robert Venturi.
Quell’anno rappresenta un cambio di traiettoria improvviso, capace di scardinare lo sviluppo apparentemente lineare e inarrestabile dell’architettura moderna. In questo «sessantotto anticipato» dell’architettura, iniziano a cadere in frantumi molte delle convinzioni che avevano guidato i decenni precedenti, aprendo un vuoto teorico e disciplinare difficile da colmare.
Ma il 1966 è anche l’anno in cui, mentre l’opinione pubblica è ancora scossa per la tragedia del Vajont, migliaia di vani costruiti abusivamente nella Valle dei Templi ad Agrigento crollano sotto il loro peso, Venezia rimane sommersa da quasi due metri d’acqua, Firenze viene inghiottita dalle acque dell’Arno, Trento viene travolta dal fiume Adige, che straripa riversandosi nelle vie cittadine per riappropriarsi del vecchio corso naturale.
A partire da queste macerie, tanto teoriche quanto concrete, si partirà alla ricerca di un senso del nostro operare, ma lo si farà senza cadere nel tentativo di dare un’etichetta storica o un ulteriore -ismo a questo incerto periodo, ma provando invece ad esplorare e documentare un tempo complesso e poco lineare, ma non per questo privo di intuizioni e spunti da cui oggi, forse, dovremmo ripartire.

Progetto e allestimenti a cura di: Campomarzio Associazione

In collaborazione con:
Ordine degli Architetti PPC della Provincia Autonoma di Trento
Upload Art Project
Soprintendenza per i Beni Architettonici e Archeologici della Provincia Autonoma di Trento

Realizzato con il contributo di: Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto

L’evento si articolerà come segue:
I incontro: 21 maggio ore 18
Architetti protagonisti: Sandro Boato e Sergio Giovanazzi
Titolo: “1966-1970. Il ‘68, la gestione politica della città e la pianificazione”
Modera: prof. arch. Corrado Diamantini

I mostra: 21-27 maggio
Opere, disegni, plastici, foto e materiale fornito dagli architetti.
Opere di: Rolando Tessadri
Suggestione: «[...] la genericità del titolo di architetto, specie dopo gli eventi degli anni sessanta, appare un anacronismo caro solo a inguaribili nostalgici: né l’apertura di corsi di laurea di urbanistica – nel 1970 a Venezia, su iniziativa di Astengo, nel ‘75 a Reggio Calabria – risponde ad un’articolazione fondata su analisi della situazione concreta della disciplina. Anzi, mentre quest’ultima si smembra e si aprono nuovi settori di intervento, l’ipotesi del town-planning celebrata da quei corsi di laurea fossilizza un’area disciplinare da coinvolgere piuttosto in una impetuosa discussione critica, mentre gli sbocchi professionali ad essa connessi rimangono compromessi dalla mancanza di un riconoscimento professionale del titolo di studio.*»

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II incontro: 29 maggio ore 18
Architetti protagonisti: Marcello Armani e Luciano Perini
Titolo: “1970-1975. Città e welfare, la progettazione a grande scala”
Modera: arch. Alessandro Franceschini

II mostra: 29 maggio - 4 giugno
Opere, disegni, plastici, foto e materiale fornito dagli architetti.
Opere di: Rolando Trenti
Suggestione: «[…] le economie di scala, i salti tecnologici resisi indispensabili, la gestione dei nuovi poli di sviluppo all’interno delle regioni economiche, la gestione delle infrastrutture sociali formano un tutt’uno, e in tale quadro persino il colloquio tra iniziativa capitalistica e istituzioni democratiche è programmato. Le regioni si vedono confidare ruoli promozionali, dove è da leggere il sottile intento di ridurle a organismi di gestione del consenso. L’ingresso trionfale del grande capitale nell’area del sociale ha bisogno di un uso anticonflittuale delle istituzioni democratiche.*»

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III incontro: 19 giugno ore 18
Architetti protagonisti: Leo Salvotti e Renato Rizzi
Titolo: “1975-1980. L’architettura e la città: i frammenti esemplari”
Modera: prof. arch. Renato Bocchi

III mostra: 19-25 giugno
Opere, disegni, plastici, foto e materiale fornito dagli architetti.
Opere di: Mauro Cappelletti
Suggestione: «Altri sono, fra la fine degli anni sessanta e i primi anni settanta, i portatori di nuovi strumenti di lavoro: per tutti loro o quasi l’utopia è arma spuntata, e giungere a risultati eloquenti è essenziale. Se i vecchi maestri avevano elaborato strategie, i nuovi privilegiano sperimentazioni esemplari; se quelli erano intrisi di moralismo e miti, questi usano l’ideologia come arma leggera e problematizzano, piuttosto, sistemi di analisi depurati dalle scorie del futuribile.*»

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IV incontro: 25 giugno ore 18
Architetti protagonisti: Vittoria Wolf Gerola e Michelangelo Lupo
Titolo: “1980-1985. La storia: recupero del patrimonio o pretesto progettuale”
Modera: prof. arch. Fabio Campolongo

IV mostra: 25 giugno - 2 luglio
Opere, disegni, plastici, foto e materiale fornito dagli architetti
Opere di: Alda Failoni
Suggestione: «Nel frattempo, all’interno delle amministrazioni comunali democratiche matura un nuovo progetto che investe il destino dei cosiddetti «centri storici». Ci si interroga, in sostanza, sulla produttività economica e culturale di un ribaltamento di tendenza a favore del patrimonio esistente: si tratta di combattere l’espulsione degli abitanti meno abbienti dai centri e i processi di trasformazione dei centri stessi in organismi terziari o in distretti residenziali di alta classe, e di utilizzare in favore del risanamento conservativo gli strumenti nelle mani dell’operatore pubblico.*»

* M. Tafuri, Storia dell’architettura italiana (1944-1985)


organizzazione: Associazione Campomarzio