Contact Improvisation con Gabriela Morales

L'Associazione Controra anche quest'anno propone, all'interno dell'iniziativa Rovereto in Contact, 4 seminari di Contact Improvisation tenuti da grandi maestri riconosciuti a livello internazionale.

Il primo appuntamento è con l'artista Gabriela Morales, coreografa e danzatrice argentina. Morales pratica Contact Improvisation dal 1988 e insegna questo genere di danza dal 1992. Ha studiato con i fondatori della contact improvisation: Steve Paxton, Nancy Stark Smith, Lisa Nelson, Daniel Lepkoff, e tra gli altri con Ray Chung, Martin Keogh, Susan Shell. Ha partecipato come assistente ai corsi e jam più importante degli Stati Uniti come a Capella Motion, Braitenbush jam, East Cost Jam, etc. Dal 1999 viene invitata come insegnante al "Festival d'autunno" di Contact Improvisation di Buenos Aires, Argentina. Dal 1986 dirige la sua scuola, uno spazio per la pratica e la ricerca del movimento, a Rosario (Argentina) la citta dove abita.Dal 2000 insegna periodicamente a Venezia e a Torino Senso-Percezione (un allenamento per sviluppare la coscienza del corpo) e Contact Improvisation. Dal 1994 porta avanti il suo lavoro come performer nel campo dell'improvvisazione, coinvolgendo nei suoi progetti altri danzatori, musicisti e artisti di arte contemporanea, esibendosi nel suo paese e all'estero.

Per informazione e prenotazioni:
Compagnia Controra
T +39 3497376495 (Luna) oppure +39 3478860679 (Paola)
E-mail: compagniacontrora@yahoo.it

Il seminario
Cominceremo la lezione con un lavoro di allineamento e anatomia esperienziale per rendere più profonda la percezione delle nostre sensazioni fisiche e le nostre connessioni interne, nell'immobilità e nel movimento. Ci concentreremo sulla zona pelvica, sulla colonna vertebrale e la pelle come motore dei solo e dei duetti scambiandoci il peso, comunicando attraverso il contatto, offrendo il supporto, in volo o cadendo. Lavoreremo al fine di sviluppare la capacità di estendere la nostra attenzione dal corpo allo spazio e agli altri, osservano le varie fluttuazioni di attenzione quando siamo disposti a condividere con gli altri un altro spazio-tempo, quello dell'inaspettato.