Copertine di guerra. Pagine scelte dalla Domenica del Corriere 1915-18 dipinte da Achille Beltrame
La mostra è composta dalle splendide tavole originali a colori della Domenica del Corriere dipinte da Achille Beltrame. Quattro rare annate che documentano, settimana dopo settimana, le tragiche sequenze di una guerra insensata che costò all'Europa milioni di morti. Le tavole pubblicate settimanalmente vanno dal 2 gennaio 1915 al 31 dicembre 1918.
È stata la Grande Guerra del Novecento. La prima che abbia ottenuto, purtroppo, l'aggettivo "Mondiale" e certamente quella che più di ogni altra ha interessato il territorio e la popolazione delle Tre Venezie, per quel fronte di combattimento che attraversava le Alpi dal Trentino a Trieste. La storia, poi, ha consegnato ai libri, alla memoria collettiva e storica, altre pagine, altrettanto tragiche. Ma negli anziani di oggi e nella coscienza di chi ancora non era nato ma ha capito, la Grande Guerra è ancora viva nella memoria, nel sentimento popolare, soprattutto tra le nostri valli, dove tra cimeli e reperti, ritrovamento e commemorazioni, la Guerra è sempre d'attualità. E lo deve essere, per quell'immenso insegnamento che ha dato e che troppo facilmente si fa dimenticare, come dimostrano ancora i sanguinosi conflitti che fino a pochi mesi fa tormentavano il Vecchio Continente in quei Balcani dai quali scoccò la scintilla che ha portato proprio alla Prima Guerra Mondiale. A raccontare quei giorni, in un'epoca priva di internet, della televisione, dei grandi organi di stampa c'erano solo le testate, quotidiane e periodiche, dei giornali d'allora. Tra tutte, conosciuta anche ai più giovani, c'era la "Domenica del Corriere", che ogni settimana aggiornava i lettori italiani sul successi e gli insuccessi del fronte, sulla vita in trincea, sui brindisi di Natale nelle ridotte, e tentava di conservare quel tenue filo che univa le famiglie rimaste a casa e i "figli della Patria" italiana, che combattevano sull'Adamello, nel Carso, su tutto l'arco Alpino nord orientale. Nelle copertine della "Domenica del Corriere" viene raccontata una vicenda umana e militare, sociale e strategica, che è patrimonio dell'Italia intera e che per noi trentini ha avuto un significato ancora più marcato, sofferto, discusso. La maggioranza dei trentini, infatti, era schierata sull'altro fronte, con la divisa austriaca. Gli italiani per molti erano il nemico. E così nelle copertine di Beltrame il viso anonimo e ostile dell'avversario è, spesso, proprio quello dei nostri avi. Altri trentini, ma furono pochi, scelsero il tricolore, un ideale e una guerra dolorosa e crudele contro la propria gente. Dalla raccolta del settimanale "La Domenica del Corriere" vengono scelte le pagine originali datate 1915 e 1918 uscite nel periodo di guerra. Più di cento opere raffiguranti le copertine disegnate dalla mano di Achille Beltrame in ambientazioni varie, con i Natali vissuti al fronte, i modesti festeggiamenti, le lettere a casa, le imprese eroiche. Lo sfondo è quello dei nostri monti, trentini, friulani e veneti, i volti, da una parte e dall'altra, sono quelli dei nostri nonni. La storia, comunque la si pensi, è la nostra. Una mostra che può diventare una rassegna documentativa di grande suggestione e nel contempo monito per una triste, costante attualità. Che va osservata per il suo valore didascalico, per gli insegnamenti sicuramente validi ancora oggi su ciò che era la propaganda in tempo di guerra, ma anche per il nascente senso di appartenenza ad una nazione giovane, incompleta, quale era l'Italia di inizio Novecento. Una mostra che deve ricordarci che in qualche angolo del pianeta, anche al prossimo risveglio, sarà ancora un'alba di guerra.
Achille Beltrame nato ad Arzignano nel 1871 fu disegnatore, decoratore e pittore, ma è noto soprattutto come illustratore delle copertine della Domenica del Corriere, lavoro che cominciò nel 1898, in cui documentò quarant'anni di storia italiana. Muore a Milano nel 1945.
organizzazione: Casa degli Artisti Giacomo Vittone Comuni di Tenno, Riva del Garda, Arco, Nago-Torbole