Coro Valsella

In Trentino, in Europa

Coro Valsella
In canto con Alcide Degasperi

Un gruppo di amici durante un incontro amicale in casa Galvan a Borgo Valsugana dà ufficialmente forma all’idea di formare un coro alpino. Era il 1936. Cominciava un’avventura, nata sulle ali leggere dell’entusiasmo per il canto e per la montagna, che nel procedere del tempo si sarebbe trasformata in un lavoro serio, appassionato ed appassionante , di ricerca sulla storia della propria terra e, soprattutto, sulle storie della gente di questa valle.
Mentre nel tempo si affinava la tecnica del canto e il coro, che nel primo dopoguerra assumerà il nome definitivo di “Coro Valsella”, acquistava autorevolezza in campo musicale, i coristi continuavano con pazienza ed attenzione a setacciare la memoria dei vecchi, cassaforte dei ricordi e delle emozioni delle persone e delle comunità.
Particolarmente importante per la vita e la crescita del coro, il rapporto con musicisti come il maestro Andrea Mascagni, che molto ha dato al gruppo in armonizzazioni e amicizia, e personaggi come Alcide Degasperi, con il quale si instaurò un rapporto di affettuosa cordialità e di incontro annuale nella sua casa di Val di Sella, a ferragosto, a cantare tutti insieme davanti ad un grande falò.
Il Coro è diretto dal maestro Ferdy Lorenzi e presieduto dal cav. Elio Dandrea

I canti proposti rimandano a modi di vivere e pensare ormai scomparsi, seppure latenti nelle coscienze di ognuno. Da lì riprendono vita antiche emozioni, perché se l’uomo si veste e paluda in modi impensabili un tempo, continua ad amare, a gioire, a soffrire, anche ad odiare, a vivere e a morire con le stesse modalità e la stessa intensità di un tempo. Forse per questo l’anima, a differenza del corpo, è immortale.
Il programma del concerto, organizzato davanti alla casa natale di Alcide De Gasperi, propone canti in gran parte legati al repertorio particolare del coro Valsella, arricchito da canti popolari di altre genti e paesi, nell’ottica di una grande Europa di Stati, ma soprattutto di Popoli tanta cara a De Gasperi.