Cosa vedono i miei occhi: realtà o illusioni?

Convegno

Aperitivi neuroscientifici

Veronica Mazza (psicologo sperimentale)
Cosa vedono i miei occhi: realtà o illusioni?
I segreti della percezione

I nostri occhi non funzionano come una macchina fotografica che riproduce fedelmente la realtà esterna. La visione è un processo attivo, attraverso il quale ricostruiamo il mondo esterno elaborando ed organizzando l'informazione visiva.
Spesso vediamo ciò che nella realtà non esiste; altre volte, non vediamo quanto invece è letteralmente davanti ai nostri occhi. La mancata corrispondenza tra oggetto fisico e oggetto percepito non sempre è dovuta a poca attenzione. L’attenzione è essenziale per la visione, e la percezione in generale, è una sorta di filtro per gli stimoli in entrata e ne costituisce anche il canale privilegiato di accesso alla coscienza. La ragione evolutiva è chiara: la realtà esterna bombarda continuamente noi e gli altri animali con stimoli di ogni genere; se dovesse processarli tutti, il nostro cervello ne sarebbe immediatamente sovraccaricato.
Da tempo i neuroscienziati cercano di capire come e che cosa percepiamo del mondo esterno quando, per qualche motivo, la nostra attenzione è momentaneamente impegnata altrove. Un esempio è l’abilità di maghi e di prestigiatori di manipolare la nostra attenzione e la nostra consapevolezza: capire come la nostra mente viene ingannata è un modo per studiare il funzionamento del cervello.
Infine, lo studio dell’attenzione getta luce sulle basi neurali della coscienza. Molti processi cognitivi si svolgono in modo automatico e inconsapevole; evitare che questi determinino interamente le nostre azioni sarebbe possibile proprio grazie alla coscienza che ci consente di avere il controllo sul nostro comportamento.
Di tutto questo si parlerà domani sera con la psicologa sperimentale del CIMeC Veronica Mazza nel corso dell’Aperitivo Neuroscientifico alle 18 alla Caffetteria Le Arti del MART, in corso Bettini 43.


organizzazione: CIMeC Centro Interdipartimentale Mente Cervello dell'Università di Trento a Rovereto