Cosa videro quegli occhi!

Nell'ambito del ciclo di incontri "Storie e storia": racconti, suoni e immagini della Grande Guerra

Incontri e convegni , Presentazione libro
Ciclo di incontri - "Storie e storia" [ Fondazione Museo Storico del Trentino]

Questo ciclo di “Storie e storia” è dedicato ancora una volta alla Prima guerra mondiale, intesa nella vasta e plurale accezione che era al centro del convegno roveretano del 1985 – “La Grande Guerra. Esperienza, memoria,immagini” – e della tradizione di studi che ne ha sviluppato in varie direzioni le suggestioni. I libri che presentiamo offrono cinque sguardi originali su quell’evento: una guerra “mondiale” analizzata attraverso il microcosmo di due comunità locali studiate da Erica Mondini, Rossano Recchia ed altri; una guerra “rappresentata” per immagini: le fotografie scattate da Piero Calamandrei tra il 1916 ed il 1918 e i disegni realizzati da Laura Scarpa in occasione del Centenario; la visione del conflitto fissata nel diario del medico rivano Vittorio Fiorio, studiato da Gianluigi Fait, e l’esperienza collettiva della guerra rielaborata e trasmessa attraverso il canto popolare, studiato da Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lovatto. 

"COSA VIDERO QUEGLI OCCHI! UOMINI E DONNE IN GUERRA, 1913-1920"

a cura del Laboratorio di storia di Rovereto, vol. 2
saggi di Quinto Antonelli, Francesca Brunet, Andrea Di Michele, Tommaso Dossi, Matthias Egger, Nicola Fontana, Alessandro Livio, Anna Pisetti, Alessio Quercioli, Lodovico Tavernini, Corinna Zangerl

Comune di Rovereto editore, Rovereto 2018

Francesco Frizzera presenta il volume e dialoga con il curatore Alessandro Andreolli

A integrazione del vasto apparato documentario scritto e fotografico raccolto in occasione della mostra e successivamente pubblicato, con questo secondo volume il Laboratorio di storia di Rovereto intende concludere un lungo lavoro diretto, da molti anni, in tale direzione. Nei contributi qui proposti a essere indagata non è soltanto la guerra combattuta, che anche nella quantificazione del fenomeno, nel numero degli arruolati e in quello dei caduti, giunge a un primo importante bilancio. Ampio spazio è dedicato infatti alla vicenda dei civili, di donne,in particolare, e a fenomeni come quello che coinvolse centinaia di soldati trentini di lingua italiana in processi militari e in vere e proprie pratiche di sorveglianza politica e militare. E così per la prigionia, tema al quale è dedicatala parte più consistente del volume. A questa, e alla straordinaria complessità di tale fenomeno, è legata anche la storia di chi ebbe a partecipare alla Rivoluzione del 1917, oltre a quella di coloro i quali furono in Russia vivendo la condizione di prigioniero irredento.


organizzazione: Accademia roveretana degli Agiati, Museo storico italiano delle guerra e Fondazione Museo storico del Trentino