Cosmogonie. La sfera celeste tra mito e scienza
In contemporanea alla mostra Caproni CA 100 esposizione di velivoli storici e mostra multimediale il Museo Caproni propone questa esposizione che presenta i grandi quadri e le affascinanti installazioni dellartista Paolo Barlusconi, capace di interpretare con raffinatezza, profondità e grande intuizione il mistero delluniverso secondo lo sguardo dellastrofisica e della mitologia. In ogni opera che realizza lautore plasma la materia su grandi superfici rettangolari o circolari secondo i rapporti di proporzione armonica.
Mostra a cura di Michele Caldarelli
Organizzazione e realizzazione Museo Tridentino di Scienze Naturali
COSMOGONIE è una rassegna interdisciplinare itinerante, organizzata in occasione dellanno mondiale della fisica indetto dallUNESCO per celebrare il centenario della formulazione della Teoria della Relatività di Einstein. Si compone di un corpus di opere, realizzate dallartista Paolo Barlusconi, corredato da saggi interdisciplinari, sul tema, riportati progressivamente con la documentazione per immagini delle opere in www.caldarelli.it/paolobarlusconi.htm
Da cosa nasce cosa, secondo il principio deterministico che vuole ogni oggetto semplice prodotto da automatismi meccanici. Uno stampo, una trancia, una calandra lo hanno sagomato o modellato, pronto per entrare nel quotidiano; elemento anonimo di sistemi complessi o singolo elemento di uso comune, il più delle volte, è prodotto per essere consumato distrattamente e destinato velocemente al riciclo o allinquinamento ambientale. Eppure è figlio di unidea, un principio di utilità o di bellezza, di un a priori intelligente che ne ha permesso lesistenza anche se effimera e ne giustificherebbe un passaggio di stato, una archeologizzazione dinamica nellarea affettiva del pensiero collettivo. Questo principio salvifico credo si possa considerare idea guida di Paolo Barlusconi nel raccogliere con pervicace volontà una quantità indescrivibile di oggetti da classificare, quasi fossero individui appartenenti a specie botaniche in estinzione, e da riusare come elementi, segni alfabetici o lemmi del proprio racconto. In ogni opera che realizza, più che plasmare la materia secondo i principi della pittura o della scultura, la conduce attraverso una sorta di passaggio di stato, pone in comunicazione due universi paralleli attraverso una sorta di black hole concettuale. Concentra lattenzione sulla intelligenza degli oggetti trasformando questa in qualcosa di completamente differente lasciando i corpi essenzialmente inalterati. Un percorso di analisi, questo, che dà seguito coerente ad una ben collaudata esperienza dellautore nel campo della macrofotografia, quando particolari di piante o di elementi inanimati erano da lui collazionati in un unico erbario atipico. Lo interessavano e lo interessano le forme a prescindere dal rapporto di scala della standardizzazione fotografica rispetto al soggetto; i rapporti di proporzione armonica sono fondamentali in ogni sua composizione dove tutto si confronta con le misure perfette del quadrato o della sezione aurea. La spirale logaritmica, che sottende la fillotassi nel mondo vegetale, definisce le superfici dei pannelli rettangolari su cui lavora o governa la distribuzione degli elementi su di essi mentre il cerchio, duplice nella sua natura simbolica e ampiamente saggiato nelle opere più recenti, fa da limite concettuale e ideale al rapportarsi della visione di un universo perfetto, misurabile ed esperibile con quella di un cosmo infinito ed in continuo divenire. Cerchio con due anime e due misure, delle quali potremmo argomentare come, per la prima, il centro del compasso che ne traccia la circonferenza si colloca con precisione nel qui ed ora mentre, per la seconda, il punto di appoggio si situa nel non-luogo e non-tempo, allorigine del tutto.
Cerchio con due anime e due misure, delle quali potremmo argomentare come, per la prima, il centro del compasso che ne traccia la circonferenza si colloca con precisione nel qui ed ora mentre, per la seconda, il punto di appoggio si situa nel non-luogo e non-tempo, allorigine del tutto. Chiedendoci Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo? - Oppure: Che cosa siamo? Dove siamo? Come mutiamo e perché? O ancora, facendo sfuggire il nostro punto di osservazione dalle vicende del mondo, ponendo le medesime domande nei confronti dello stesso, riattualizziamo domande fondamentali, madri di tutti gli interrogativi che costellano tutte le discipline, siano esse scientifiche che umanistiche. Paolo le riscopre come proprie, navigando trasversalmente, in profondità e in altezza tutta la loro estensione, trovando/offrendo, nella forma compiuta delle opere, sintesi e risposta dinamica a quesiti contemporaneamente sia esistenziali che di approfondimento intellettuale. Superata lautoreferenzialità dellarte, purtroppo fin troppo diffusa nella cultura contemporanea, trova il coraggio di ricercare sempre nuovi e inaspettati confronti con problematiche inerenti i processi cognitivi. Osservando la volta celeste, cercando di superare la sensazione di fragilità e transitorietà umana che la visione del cosmo ha generato in me come penso in chiunque tenti di penetrarne i segreti - così mi ha confessato recentemente - ho dato una svolta fondamentale alla mia creatività, riscoprendo la ricerca scientifica in sinergia con quella artistica e inoltrandomi in un territorio estremamente fertile di prospettive. Sono nate così molte delle opere presenti in questa mostra dal titolo Cosmogonie e, alla ricerca di un dialogo più approfondito e ricco, lidea di invitare ad argomentare sul tema chi in altre discipline possa confrontarsi in modo specifico e contemporaneamente scevro da pregiudizi. Il frutto ne sono stati i saggi raccolti che vanno a toccare gli ambiti della fisica, della matematica, dellastrofisica, della letteratura e della filosofia, della mitologia e quantaltro, grazie alla disponibilità e allentusiasmo di vecchi e nuovi compagni di confronto interdisciplinare.
Michele Caldarelli
NOTE BIOGRAFICHE
Paolo Barlusconi, nato a Guanzate (Como) nel 1951, artista interdisciplinare, non ancora ventenne inizia la propria avventura artistica, caratterizzata da una continua ricerca di nuovi linguaggi e materiali. Gli esordi, per un breve periodo, possono essere riferiti allarea metafisico-surrealista ma successivamente sviluppa una propria poetica, incentrata sulluso dei materiali e degli oggetti come elementi costitutivi dellopera. Intraprende in parallelo gli studi tecnici, conseguendo la laurea in ingegneria e caratterizza sempre più la propria ricerca secondo unottica multimediale che costituisce elemento fondamentale del suo operare: pittura, opere tridimensionali, installazioni, fotografia. Negli anni 80 inizia la sperimentazione con nuove tecnologie, prima fra tutte quella laser; fonda con altri due artisti il Gruppo di Ricerche Visive «Metalaser», col quale tiene diverse mostre ed installazioni e intraprende una ricerca sulla luce che tuttora rappresenta elemento importante della sua attività artistica. Si interessa anche della teoria scientifica del Caos, esplorandone le valenze poetiche. La ricerca più recente è incentrata sulla sintesi di materia e luce, in opere e strutture di grandi dimensioni; la serie intitolata «Cosmogonie», attualmente in fase di realizzazione, rappresenta linteresse dellartista per il grande mistero delluomo nelluniverso. Nel 1997 è tra i fondatori del Gruppo «Anomala». Espone dal 1975 in Italia e allestero.
organizzazione: Museo Gianni Caproni Aeronautica, Scienza e Innovazione