Costruire nuovi paesaggi: architettura contemporanea nelle Alpi

Convegno

Futuro Presente

Incontro con weber + winterle, Modus Studio, Studio Albori

l concorso per la sostituzione della Malga Fosse – in Trentino – con un nuovo edificio, quello di Abitare Minimo tra le Alpi, i nuovi rifugi in Piemonte e altre esperienze simili, pongono la delicata questione di come intervenire oggi, con il linguaggio dell’architettura contemporanea, in contesti di grande sensibilità quali sono i paesaggi alpini. È in corso un dibattito – da sempre in essere tra conservatori dello stato dei luoghi e della nostalgia del passato e i sostenitori della contemporaneità dei segni – che investe il paesaggio naturale presente e futuro. L’esperienza di architetti che operano e vivono in queste realtà, con uno sguardo proiettato al dibattito internazionale, è utile per comprendere sia lo stato dell’arte quanto le prospettive di sviluppo, sostenendo un necessario apporto culturale verso un equilibrato modello di relazioni tra architettura e paesaggio.

Studio weber + winterle architetti, fondato nel 1998 dagli architetti Lorenzo Weber e Alberto Winterle, con la collaborazione dal 2004 di Luca Donazzolo, affronta le molteplici tematiche della progettazione architettonica ed urbanistica con un percorso professionale che attraversa le diverse scale della progettazione: dall’aspetto materico degli allestimenti museali e dell’interior design, alle esplorazioni progettuali sulla città contemporanea. All’attività progettuale si affianca una ricerca che si concentra sui fenomeni dell’uso contemporaneo del territorio e sull’introduzione di elementi dell’architettura contemporanea nei contesti territoriali “fragili”.

Studio MODUS architects, Attia Scagnol, l’apertura di MODUS architects risale al 2000 ed è il frutto dell’incontro tra
Matteo Scagnol e Sandy Attia durante gli studi alla Harvard University negli Stati Uniti. Nasce da qui un percorso professionale e di ricerca che si distingue per un approccio eterogeneo e dinamico, reso possibile anche dalla sinergia di due individui di diversa formazione e cresciuti in diverse culture. Dopo un’intensa attività progettuale e l’aggiudicazione di numerosi concorsi pubblici e privati, lo studio sta affrontando e completando numerose realizzazioni mantenendo vivo anche nella fase costruttiva l’interesse nella sperimentazione e nella ricerca. Sia Matteo Scagnol sia Sandy Attia hanno inoltre al proprio attivo docenze universitarie, il primo presso l’Università di Trento, il secondo alla University of Michigan.

Studio Albori, fondato a Milano nel 1993 da Emanuele Almagioni (Milano, 1965), Giacomo Borella (Milano, 1964) e Francesca Riva (Milano, 1961) si occupa di architettura e paesaggio, con attenzione alle questioni energetiche e ambientali nel loro intersecarsi con la dimensione dell’abitare quotidiano. Sono numerosi i lavori eseguiti e in essere
in numerose aree d’Italia, così come la partecipazione a mostre e convegni internazionali (Biennale di Venezia, 2008,
Bienal panamericana de Quito, 2012) e a laboratori sociali (Mammut, Scampia / Napoli; Asinitas, Roma; Asnada, Milano).

Iniziativa organizzata in collaborazione con Università degli Studi di Trento, laboratorio TALL


organizzazione: Associazione Incontri Internazionali di Rovereto