Costruzione e utilizzo della maschera neutra

Teatro

La stagione didattica teatrale 2008/09 del CDM, oltre ai corsi, propone alcuni seminari di grande interesse, posizionati nei fine settimana

20 dicembre 2008 e 10 gennaio 2009
Costruzione e utilizzo della maschera neutra
Emilio Frattini

Potrebbe sembrare una contraddizione, ma il gioco dell’attore mascherato è un gioco dichiaratamente scoperto: la maschera è la dimostrazione tangibile che l’attore ha assunto un’altra identità e che sta agendo consapevolmente questa seconda natura dentro di sé, per coinvolgere gli spettatori in un’esperienza drammaturgica.
Per l’attore la maschera è un nascondiglio, un osservatorio privilegiato, dietro al quale si sente invisibile, eppure presente al gioco. Dietro la maschera gli è più facile deporre se stesso e assumere tutto il personaggio. Se il celare il volto aiuta a liberarsi dall’imbarazzo di sentirvi sopra gli sguardi del pubblico, crea però, nei tentativi iniziali di laboratorio con la maschera, la spiacevole sensazione di essere mutilati di una fonte insostituibile di espressività e di non riuscire a far arrivare le proprie idee al di là di quell’ostacolo artificiale dal quale si è nascosti. Ma appena si riesce a far parlare il resto del corpo, a spostare al tronco e agli arti l’espressione di tutto quanto si desidera significare, la maschera prende vita e diviene un mezzo comunicativo ancora più potente di un viso naturale.
La maschera neutra è chiamata così perché nei suoi lineamenti non è evidenziato alcun carattere o espressione, che le vengono conferiti poi dall’atteggiamento di chi la porta.
Ognuno dei partecipanti imparerà a costruirla con il gesso poi colorato, nel primo incontro, e la utilizzerà durante l’esperienza del secondo giorno, domenica. Ognuno presterà il suo volto come calco, cosicché tutti avranno la propria maschera personale con le proprie fattezze particolari e uniche.

Programma: metodo e tecniche di costruzione, organizzazione spazi di lavoro e inizio costruzione delle maschere, riscaldamento psicofisico e utilizzo tecnico della maschera: ricerca dei centri espressivi, l’importanza dei dettagli, i contrappesi e gli spostamenti sull’asse, laboratorio sulle emozioni e sugli elementi della natura.

Destinatari: tutti, dai 9 ai 99 anni

Emilio Frattini
Nato a Trento il 3 maggio 1946, dal 1980 svolge attività professionistica nel campo teatrale.
Si forma alla scuola dell’attore comico di Yves Lebreton, che considera suo maestro e con il quale studia tecniche dell’attore dal 1984. Ha seguito altri corsi e stages; in particolare seminari sulle tecniche del clown con Jango Edwards, acrobatica clown con Pierre Byland e di mimo-clown con Boleslav Polivka; ha partecipato anche a stages di danza contemporaneaa con Dana Reitz (seminario sulla danza improvvisazione) e danza teatro con Magui Marin.
Attore, clown, mimo, prestigiatore, regista e autore di testi teatrali; pittore e grafico.
Svolge intensa attività di animatore teatrale nelle scuole dell’infanzia, dell’obbligo e medie superiori, occasionalmente presente in istituti di disagio psichico e sociale (carcere, ospedali pediatrici, ecc.).

Costo: allievi CDM € 72,00, esterni € 80,00
Per partecipare è necessaria una prescrizione in segreteria CDM entro venerdi 19 dicembre.
Segreteria CDM tel. 0464.422655


organizzazione: CDM Centro Didattico Musicateatrodanza