Creature d'azione. Capitolo Terzo
Live Act 06/07
Gruppo di Ricerca Teatrale Nido dei venti - Modena
Progetto donne e resistenza Creature d'azione Capitolo Terzo
con Alessandra Amerio, Francesca Figini, Antonia Massimini Pino Dieni e Antonio Santangelo
direzione tecnica Iacopo Bassoli
drammaturgia Azzurra dAgostino
scenografie e costumi di Giada Conte
realizzati da Monterè Modena
Assistenza tecnica e alla regia Antonio Santangelo
Regia Stefano Tè
spettacolo del circuito Teatronet
Lo spettacolo è liberamente tratto da testi e riferimenti storici quali: Lettere di Irma Marchiani (Anty) Partigiana combattente Medaglia DOro al Valor Militare tratte da Lettere di Condannati a morte della Resistenza italiana, La passion de Jeanne dArc di Carl Theodor Dreyer, Un Uomo di Oriana Fallaci, Prometeo Incatenato di Eschilo e allopera di Anton Cechov Il reparto N° 6.
A partire da queste pagine si sviluppa lo studio di messa in scena del gruppo di ricerca Nido dei Venti con ladattamento e la regia di Stefano Tè.
Ti chiedo una cosa sola: non pensarmi come una sorellina cattiva. Sono una creatura d'azione, il mio spirito ha bisogno di spaziare, ma sono tutti ideali alti e belli. Tu sai benissimo, caro fratello, certo sotto la mia espressione calma, quieta forse, si cela un'anima desiderosa di raggiungere qualche cosa, l'immobilità non è fatta per me, se i lunghi anni trascorsi mi immobilizzarono il fisico, ma la volontà non si è mai assopita. Dio ha voluto che fossi più che mai pronta oggi. Pensami, caro Piero, e benedicimi. Ora vi so tutti in pericolo e del resto è un po' dappertutto. Dunque ti saluto e ti bacio tanto e ti abbraccio forte. Anti.
Tutti i riferimenti storici, accenni alla reale esistenza dei personaggi esaminati nella costruzione drammaturgica, sono un pretesto per allargare il tiro, per trattare un argomento che appartiene ad ogni tempo, la persecuzione agli uomini liberi, lotta per non estinguere i sogni, resistenza allimmobilità. La funzione performativa utilizza, nella sua fase di studio preliminare, la passione dei rivoluzionari incontrati per poter poi rovistare liberi nel corpo di tali creature, nelle visioni e tra le paure di questi esseri soli, bestie in via destinzione. Un viaggio attraverso le ultime ore di una condannata a morte, Anty. Visioni, esseri immaginari si muovono nella sua cella, forse scarafaggi o insetti, cacche di topo o semplici macchie sui muri diventano un appiglio, una speranza per non morire invano, non dare la morte alle idee, imprigionate, torturate e offese dalla tirannia dei tempi, dalla folle moria dei sogni. In unatmosfera paradossale, ironica e cinica si consumano ruoli e immagini, creature e azioni frutto di un amore viscerale per limmobilità, inno alla libertà.
Donne, in prima fila e nelle celle più fredde, spesso torturate e violentate per un nome o per dispetto, per la storia protagoniste di sogni e grida, silenziose gemme, il lamento del vento vi chiede ancora aiuto.
organizzazione: Teatrincorso Spazio 14