Cristiano Cavina presenta Ottanta rose mezz’ora
Cristiano Cavina è nato a Casola Valsenio, regno delle erbe e dei frutti dimenticati ed è cresciuto ascoltando i racconti dei vecchi e leggendo tanto.
Poi comincia a scrivere le sue storie e subito incanta tutti.
In “Ottanta rose mezz’ora”, uscito per i tipi di Marcos y Marcos, racconta la storia di due che si incontrano per caso: lui scrive, lei è una ballerina che insegna danza alle bambine.
Si cercano, si desiderano: lui con le sue zone oscure, lei che attira disastri.
Alle spalle lui ha una relazione difficile con il padre; lei fatica ad arrivare a fine mese con il mutuo da pagare.
La scintilla tra Ego e Sammi scatta immediatamente e altrettanto rapidamente s’infuoca, alimentata dal desiderio bruciante del corpo dell’altro e dal piacere potente che arriva solo quando il sesso passa anche attraverso il cervello.
Non si promettono nulla, evitano smancerie e si amano senza pudore, mettendo a nudo il corpo tanto quanto l’anima, il cuore, i sogni e le tragedie.
Mentre lui porta sulle spalle il fallimento del ruolo paterno e la pena di scrivere, lei tenta faticosamente di pagare il mutuo acceso per mantenere attiva la scuola di danza; entrambi, disillusi feriti dalla vita e con gli occhi sempre spalancati sulla realtà, sanno bene che i sogni non bastano a far quadrare i conti e che i compromessi devono necessariamente diventare il pane di chi vuole partecipare al banchetto della vita.
E’ la loro storia e Cavina è straordinario.