D'Eux Sens

Danza

Oriente Occidente 2008
Danza

Compagnie La Baraka - Algeria/Francia
D'Eux Sens
anteprima

Coreografia Abou Lagraa
Assistenti Patricia Porasse, Sandrine Maisonneuve
Disegno e regia luci Gérard Garchey
Musica Eric Aldea
Musicisti Elham Machkouri, Daniel Reza Machkouri
Regia suono Béranger Mank
Video Luc Riolon
Costumi Michelle Amet
Direzione tecnica Antoine de Gantho
Regia Pascal di Menna
Danzatori Abou Lagraa, Nawal Lagraa

Coproduzione Biennale Internationale de la Danse de Lyon, Les Gémeaux, Scène Nationale de Sceaux, L’Onde, Vélizy-Villacoublay

Cie la Baraka-Abou Lagraa è in residenza di produzione a Les Gemeaux, Scène Nazionale de Sceaux

Spettacolo realizzato con il sostegno di DRAC Rhône-Alpes, Conseil Régional Rhône-Alpes, Ville de Lyon, Conseil Général de l’Ardèche, SPEDIDAM e con il contributo di Fondation BNP Paribas

Si ringrazia Farid Rezkallah, 24 images

durata 55 minuti

Il Festival presenta in anteprima sulla Biennale di Lione il nuovo duo D’Eux Sens del coreografo e danzatore Abou Lagraa. Classe 1970, Abou Lagraa ha danzato negli anni Novanta con Rui Horta, fondando nel 1997 con Aurélia Picot la compagnia La Baraka. Tra le sue molte creazioni, anche commissioni importanti come Le Souffle du Temps, natoper il Balletto dell’Opéra di Parigi nel 2006. D’Eux Sens è un duo che Abou danza con la propria moglie Nawal Lagraa, ispirandosi ai poemi in quartine del poeta, filosofo, matematico e astrologo persiano Omar Khayyam (1048 – 1131).
Sedotto dalla profondità e dall’umiltà della poesia di questo artista che toccava con spirito critico anche temi spinosi in materia religiosa, che si professava infedele seppur credente mussulmano, Abou Lagraa, di fede mussulmana, parte dai versi di Omar Khayyam per interrogarsi sul tempo che fugge, sui piaceri effimeri della vita, sulla consapevolezza dell’imminenza della morte. Il coreografo ha lavorato su movimenti in spirale, ideale congiungimento tra cielo e terra, per trattare il tema dell’amore, del desiderio, della perdita di sé e dell’altro. Coinvolti nello spettacolo due musicisti sufi, Elham e Daniel Reza Machkouri che interpretano alcuni poemi del poeta persiano. Aprono quesiti sulla visione della fede, sul confine tra sacro e profano, sul concetto di amore e di divino. Una riflessione intima che si fa danza.


organizzazione: Ass. cult. Incontri Internazionali di Rovereto