D'ordine e comando delli signori consoli

Mostra

Editoria pubblica e comunicazione a Trento dal Cinquecento al Settecento
Mostra a cura della Biblioteca comunale di Trento, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento

L’attenzione che le autorità politiche e religiose hanno riservato alla stampa fin dalla sua comparsa nel XV secolo è cosa nota ed è quasi superfluo richiamarla ulteriormente. Per mezzo di questa nuova tecnica si comunicano idee anche a grande distanza dal luogo dove queste vengono pensate e organizzate. Gli scritti raccontano, suggestionano, modificano il comportamento, rafforzano la fede e diffondono eresie, circolano velocemente al seguito di mercanti, studenti, pellegrini, esuli, raggiungono un gran numero di persone.
Non sorprendono quindi il timore e il sospetto che suscita la carta stampata, né i conseguenti controlli e censure esercitati dalle autorità sulle tipografie. Conosciuto è anche l’interesse con cui autori e tipografi guardano alle istituzioni come referenti di una professione intellettuale ancora fortemente condizionata dal sostegno economico che può giungere dal potere politico o religioso: si cercano protezioni e privilegi, si invocano privative che consentano di tutelare i propri prodotti, si sta attenti a non incappare nelle maglie, più o meno strette, del controllo politico.
Meno ovvio e scontato, perché meno noto, è l’uso strumentale che le istituzioni fanno della stampa per rinforzare se stesse, per esercitare il potere, per l’amministrazione della vita d'ogni giorno. Soprattutto nei grandi centri urbani è importante per chi governa riuscire a comunicare con i cittadini, raggiungere il maggior numero di persone possibile e rivolgersi direttamente a una moltitudine di individui che deve essere guidata, controllata, disciplinata nel rispetto delle leggi terrene e divine. La sempre più diffusa alfabetizzazione e la tempestività garantita dai nuovi mezzi tecnici fanno della stampa uno strumento di straordinaria efficacia per questo delicato compito. Nelle città si stampano così libri e opuscoli contenenti statuti, regolamenti e leggi, ma si producono principalmente ordini da distribuire a mano o da affiggere ai muri in luoghi prestabiliti della città. Si chiamano di volta in volta bandi, proclami, gride, a seconda delle zone e dei tempi, ma sono comunque la stessa cosa: il potere politico che comunica le proprie direttive, che renda pubblica la propria volontà.
Questa esigenza di «pubblicità» non è però, da sola, sufficiente a spiegare il fenomeno della vasta e rapida espansione, sul finire del XVI secolo, dell’arte tipografica. Il potere va anche e soprattutto gestito concretamente e per far sì che questo avvenga con efficacia è importante potersi avvalere di un complesso apparato di bollette, cedole, patenti e modulistica varia; una gran quantità di carta stampata che niente ha a che vedere con i libri, ma che impegna con continuità le tipografie dei centri urbani. Una produzione questa che, soprattutto nei borghi minori, rappresenta la linfa vitale delle piccole officine, altrimenti destinate a scomparire sotto la pressione economica insostenibile dei grandi centri di produzione libraria.
In questa esposizione - che ha potuto far riferimento e attingere dai documenti conservati presso le sedi di conservazione privilegiate rappresentate dalla Biblioteca comunale e dall'Archivio storico comunale - si è voluto mostrare una piccola parte della produzione editoriale pubblicata per conto della città di Trento, dagli inizi del XVI secolo fino ai primi anni dell’Ottocento; uno spaccato sulle attività politiche e amministrative del Comune di Trento in antico regime attraverso le stampe edite su incarico del Comune stesso

Il 30 novembre ad ore 17.00 in Sala Manzoni verrà presentato il volume:
Volendo questo illustrissimo Magistrato Consolare
Interventi di
Andrea Giorgi, Università di Trento
Mauro Nequirito, Soprintendenza per i beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento
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organizzazione: Biblioteca Comunale di Trento - in collaborazione con P.A.T. Soprintendenza per i Beni librari e archivistici