Da Ipazia a Lara Croft. Donne, tecnologia e scienza

Convegno

Nonostante una presenza sempre più rilevante delle donne nel mercato del lavoro e la loro predominanza numerica all’interno dei percorsi scolastici, il rapporto tra donne e mondo scientifico-tecnologico continua a presentare evidenti criticità. I dati relativi a questo settore mostrano infatti il permanere di una evidente asimmetria di genere, in cui scienza e tecnologia (ambiti peraltro di particolare rilevanza nell’attuale contesto sociale ed economico) rimangono territori di pertinenza maschile. Tale asimmetria viene costruita in differenti fasi e contesti dell’esperienza degli individui: essa ha origine all’interno della famiglia e del sistema scolastico, attraverso la diversa (spesso inconsapevolmente) socializzazione destinata a ragazzi e ragazze, viene poi spesso rinforzata tramite i meccanismi orientativi e definitivamente ribadita dai modelli culturali di genere presenti all’interno del mondo del lavoro.

Rivolto principalmente ad un pubblico di educatori, insegnanti, operatori della formazione, dell’orientamento professionale e delle pari opportunità, questo convegno costituisce un’occasione di presentazione e alla diffusione dei risultati emersi da alcuni studi e progetti di ricerca-azione finalizzati alla promozione delle pari opportunità nel mondo dell’istruzione e del lavoro in provincia di Trento, ma anche ad una più ampia riflessione sul rapporto tra genere e scienza.

L’evento è promosso da un tavolo tecnico di recente costituzione tra Università, istituti di ricerca scientifica, enti di formazione, organismi della Pubblica Amministrazione, aziende e società di consulenza già impegnate nella realizzazione di ricerche-azioni per la rimozione degli ostacoli all’accesso delle donne nei percorsi educativi e professionali in cui esse risultano sottorappresentate.Il convegno si propone di diffondere gli esiti raggiunti e le metodologie di intervento utilizzate da coloro che sono i principali soggetti dell’istruzione e della formazione, ambiti particolarmente delicati di costruzione delle identità di genere e professionali delle giovani generazioni, dando voce a quanti, negli ultimi anni, hanno investito energie e risorse per infrangere le barriere, spesso invisibili, che contribuiscono a separare i percorsi formativi e professionali maschili e femminili, riducendo in particolare le possibilità di sviluppo della componente femminile.

Programma

• 9.30 Saluti Antonio Scaglia - Preside della Facoltà di Sociologia; Marta Dalmaso - Assessore alle Politiche Sociali della Provincia Autonoma di Trento
• 10.00 Apertura dei lavori Silvia Gherardi – Università di Trento
• 10.10 La scienza invisibile. Esiti di una ricerca sul rapporto delle donne con la scienza. Sara Sesti - Pristem - Università Bocconi, Milano
• 10.40 "Donne e scienza": dalle rivendicazioni alle alternative. Un nuovo modo (di fare scienza) è possibile?Bice Fubini – Associazione Donne e Scienza
• 11.15 Coffee Break
• 11.30 Conoscenza, scienza e genere nei processi di europeizzazione. Marina Calloni – Università di Milano Bicocca
• 12.00 Pratiche di genere in ITC-irst. Quattro anni di esperienze. Lorenza Ferrario – ITC-irst
• 12.25 La scuola è delle donne? Le ricerche IPRASE su genere, apprendimento e formazione. Chiara Tamanini – IPRASE
• 12.50 Dibattito
• 13.00 Buffet
• 14.30 Dall'applicazione alla professione tecnica: un percorso sperimentale di orientamento dalla scuola media alla formazione professionale di base. Roberto Degiorgis - Fidia
• 14.55 Incoraggiare la presenza femminile nel settore delle scienze e delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione – Una ipotesi di lavoro. Massimo Fotino – Diagonal
• 15.20 Tecnologie al femminile. Andrea Valerio – COCLEA
• 15.45 Break
• 16.00 Modi di essere donne e ricercatrici. Carla Weber - Accademia di Commercio e Turismo e Trento School of Management
• 16.30 Informatica, che passione! Donne e uomini al lavoro nel settore dell'IT. Michela Cozza e Barbara Poggio - Dipartimento Sociologia e Ricerca Sociale, Università di Trento
• 16.55 Dibattito
• 17.15 Conclusioni Silvia Gherardi – Facoltà di Sociologia, Università di Trento