Dal Bit al Gigabyte
Per far conoscere alla generazione degli odierni internauti gli antenati dei moderni pc e notebook.
Visti i risultati della precedente edizione, anche quest'anno abbiamo deciso di rinnovare l'appuntamento del retrocomputing, infatti da mercoledì 17 febbraio 2011 si apriranno le porte della mostra : " Dal bit al GigaByte", manifestazione dedicata interamente al retrocomputer, la quale con questo anno arriva alla seconda edizione e si svolgerà ancora una volta presso la Biblioteca Comunale Tartarotti di Rovereto.
L'evento pone al centro quello che sta diventando qualcosa di più solido e interessante di una moda, la passione per il così detto "retrocomputing" , cioè per i sistemi che hanno fatto la storia dellinformatica.
Questi piccoli grandi retro computer, veri e propri gioiellini della tecnologia che fu , hanno incarnato le nostre aspettative. All'inizio pochi Kilobytes .... Poche manciate di bit.... Consentivano di creare e concretizzare delle idee semplificando spesso le attività della vita quotidiana.
Chi non ha digitato qualche line di "basic" con il proprio Commodore Vie 20 o con il Commosore 64? La logica disarmante dietro quelle linee di programmazione ha accresciuto le conoscenze informatiche di ognuno di noi. Persino le formule matematiche apparivano meno noiose. Per non parlare del suono.....
Pochi Kilobyte consentivano programmi puliti, efficienti e veloci, l'abilità del programmatore era il sale che condiva il tutto e l'ingegno consentiva su quei "retrocomputer" di creare applicazioni ed effetti visivi e sonori impensabili. Molti non ci crederanno ma c'è ancora chi stampa lettere con un Commodore 128, chi ha progettato e scritto un programma Office con un Commodore Plus/4 e chi fa video editing con Amiga: Alcune piccole emittenti televisive ancora inpiegano il Commodore Amiga per la pubblicità o per le sequenze di montaggio video. La nostra idea mira, oltre ad interessare le nuove generazioni nella riscoperta dei retrocomputer ed a fornire notizie utili per i molti appassionati ancora presenti, anche a salvaguardare dalla distruzione quelle macchine il più delle volte abbandonate nelle cantine o in soffitta. Pertanto nel corso della mostra sarà attivato un piano didattico rivolto alle scuole medie di Rovereto, comprendendo l'organizzazione di visite guidate, al fine di sensibilizzare le nuove generazioni sulle potenzialità offerte dalle tecnologie informatiche per migliorare la qualità della vita di tutti. Per quanto riguarda i contenuti della mostra, saranno esposti circa circa 100 oggetti - reperti di archeologia informatica proveniente da Enti Pubblici, Istituti di Istruzione, collezionisti privati, singoli cittadini che hanno fatto dono di questi reperti, evitando in tal modo che andassero distrutti.
Pertanto invitiamo chi volesse a contattarci se in possesso di qualcuno dei retrocomputers. La mostra è curata dai Proff. Damiano Cavicchio e Ugo Masè.