Dal minatore al metallurgo: i forni preistorici al passo del Redebus

Martedì 4 agosto, alle ore 20.30, l’Istituto Culturale Mocheno di Palù del Fersina ospiterà l’incontro “Dal minatore al metallurgo: i forni preistorici al passo del Redebus” tenuto da Franco Marzatico direttore del Museo Castello del Buonconsiglio.

L’iniziativa realizzata dalla Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento in collaborazione con l’Istituto Mocheno, si inserisce nell’ambito delle attività di valorizzazione dell’area archeologica Acqua Fredda al Passo del Redebus.
Inaugurata lo scorso autunno, l’area archeologica Acqua Fredda, al Passo del Redebus (1440 m. slm), fra la Valle dei Mocheni e l'altopiano di Pinè, è una delle più importanti fonderie preistoriche della tarda età del Bronzo (XIII-XI sec.a.C.) dell’intero arco alpino. Si tratta di una delle aree archeologiche musealizzate più alte d’Europa, dove è stata riportata alla luce una batteria di nove forni fusori. Sono stati anche rinvenuti alcuni strumenti per la lavorazione del minerale di rame come le macine che servivano a ridurre il minerale in sabbia o “farina” e le parti terminali dei mantici usati per mantenere la temperatura attorno a 1200° C. Trenta metri a valle è stata scoperta un’enorme discarica di scorie. Il sito testimonia l’intensa ed estesa attività di lavorazione dei minerali di rame, metallo non presente allo stato puro in Trentino, e che quindi andava ricavato attraverso un articolato procedimento.
Nel corso dell’estate l’area archeologica ospita una serie di iniziative per conoscere i segreti della lavorazione dei metalli, laboratori per bambini e adulti, visite guidate, archeologia sperimentale.

Informazioni
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