Dal ritratto di corte al ritratto napoleonico. Domenico Zeni. 1762-1819
Attraverso il recupero della personalità pittorica di Domenico Zeni, l'iniziativa del Museo Civico di Riva del Garda mira a prendere in esame le vicende del ritratto tra '700 e '800 in ambito trentino e bresciano, riscoprendo opere, episodi e protagonisti sinora dimenticati o comunque poco sondati.
Nucleo centrale di una mostra costituita da una quarantina di opere, provenienti da collezioni pubbliche e private, nazionali e straniere, è il corpus di ritratti di Domenico Zeni. Nato a Bardolino nel 1762, l'artista si forma presso l'Accademia di Pittura di Verona. Tornato a Trento, lavora al Castello del Buonconsiglio al servizio dell'ultimo principe vescovo, Pietro Vigilio Thun. Al periodo trentino (1780-1811) appartengono numerose pale d'altare, come pure il raffinato ciclo di affreschi a tema mitologico, con cui l'artista decora villa Baldini-Tambosi, esplicito esempio di quel gusto neoclassico maturato probabilmente in seguito a spostamenti nelle regioni limitrofe o desunto dalle stampe, di cui era assiduo collezionista.
La sua pittura rivela immediatamente una notevole grazia nel trattare sia la pennellata, morbida e misurata, sia il cromatismo, vivace e cangiante. Conosciuto essenzialmente per la produzione sacra, il pittore rivela ben presto le sue doti di abile ritrattista. Tra gli esempi di notevole rilievo vanno citati il ritratto ufficiale di Emanuele Maria Thun e la grande tela con la Guardia Nazionale, eccezionale documento storico, in considerazione della ripresa dal vero delle fisionomie dei 130 componenti, in gran parte esponenti della nobiltà trentina schieratasi con Napoleone.
Probabilmente a causa del decaduto potere della corte vescovile, Zeni si trasferisce a Brescia nel 1811, dove gli vengono offerte molteplici occasioni per manifestare la sua abilità che si sta ulteriormente affinando nell'ambito della ritrattistica.
Attorno alla figura dello Zeni, tassello centrale dell'intera esposizione, si sviluppa una serie di approfondimenti dai risvolti inattesi e sorprendenti. Lungo un percorso che dal Trentino va a sfociare in Lombardia, ma che presenta punti di tangenza anche con l'Alto Adige ed il Tirolo, emergono motivi di confronto spesso inediti con pittori come Giambattista Lampi, Andrea Appiani, Joseph Anton Koch, Saverio dalla Rosa, Martin Knoller, Giovanni Pock, Giovanni Napomuceno Dalla Croce, Domenico Vantini.
Mostra a cura di Marina Botteri Ottaviani con la collaborazione di Fernando Mazzocca, Anna Maria e Bernardo Falconi, Silvia Spada Pintarelli e Paola Jori.
organizzazione: Provincia Autonoma di Trento Assessorato alla Cultura - Castello del Buonconsiglio Monumenti e Collezioni provinciali - Comune di Riva del Garda