Dalla Cina imperiale all'impero finanziario

Festival dell'economia
Passato/presente

Fabrizio Zilibotti

Da grande impero millenario, fino al 1500 la regione tecnologicamente più avanzata del mondo, la Cina pareva essere caduta in un inesorabile declino. Un declino che aveva fatto della Cina uno dei più poveri del mondo. Oggi la Cina è il secondo paese in termini di reddito totale, ed il maggiore esportatore mondiale. Grazie ad un avanzo commerciale che sembra inarrestabile, la Cina ha accumulato riserve in oro e valuta estera pari a 2500 miliari di dollari. Sarà questo impero economico e finanziario il motore della crescita mondiale nel secondo XXI? Oppure, al contrario darà una spallata letale all'ecosistema? La crescita cinese continuerà o rallenterà sotto la pressione dei cambiamenti demografici? E, infine, il progresso economico sarà sostenibile senza riforme del sistema politico?

introduce Pierangelo Giovanetti

Fabrizio Zilibotti
È professore ordinario di Macroeconomia ed Economia politica presso l’Università di Zurigo. Nel 2009 è stato insignito dell’Yrjö Jahnsson Award in Economics, premio assegnato ogni due anni dalla European Economic Association al miglior economista europeo al di sotto dei 45 anni. Dirige un centro di ricerca finanziato dall’European Research Council che si occupa di crescita e sviluppo economico, con interesse particolare rivolto alla trasformazione economica della Cina. È il direttore (chief editor) del “Journal of the European Economic Association” ed è stato direttore della “Review of Economic Studies”. Ha pubblicato numerosi articoli sulle maggiori riviste scientifiche internazionali, tra cui “American Economic Review”, “Journal of Political Economy”, “Quarterly Journal of Economics”, “Journal of Monetary Economics” e “Journal of Economic Theory”. Tra le sue recenti pubblicazioni: Growing Like China (con Z. Song e K. Storesletten) pubblicata nel febbraio 2011 sull’“American Economic Review”.