Dalla terra di nessuno
Cronache di guerra tra Caporetto e il Piave
I racconti di guerra e di trincea dello storico Daniele Ceschin si intrecciano ai più conosciuti canti di trincea, in un'inedita rilettura musicale di Ricky Bizzarro, accompagnato dalla violoncellista Laura Balbinot
1917-1918. Caporetto, il Piave, Vittorio Veneto. Storie di soldati in rotta dall'Isonzo al Piave: attraversano città, paesi, ponti e in pochi giorni raggiungono il Piave, la nuova linea del fronte. Ma chi sono i responsabili della sconfitta? I fanti "pidocchiosi" o i napoleoni dello Stato Maggiore?
Assieme ai soldati, migliaia di civili che scappano verso un destino ignoto. Sono i borghesi, i "siori" che avevano sempre gridato "Viva la guerra". Chi non riesce a passare l'ultimo ponte, resta chiuso nella prigione dell'occupazione militare. Molti conoscono la violenza delle truppe occupanti, ma sono peggio i "Todeschi" o gli austriaci? Per tutti c'è la fame e di fame si muore. Migliaia di donne friulane e venete vengono violentate dai soldati e le terre occupate, e poi liberate, si popolano dei "figli del nemico".
Sullo sfondo i bagliori delle battaglie sul Grappa e sul Piave, dell'offensiva finale che porta a Vittorio Veneto. I fanti italiani - contadini, braccianti, cafoni, pastori, operai - imparano a conoscere la guerra moderna, e i primi mesi non hanno nemmeno gli elmetti. La rigida disciplina militare imposta dal generale Cadorna culmina in centinaia di fucilazioni. Si combatte in un buco chiamato trincea che annienta e polverizza i corpi e li priva persino del nome. Si cominciano a contare i morti: 533 per ogni giorno di guerra.
Ma per la retorica nazionale sono soltanto "caduti" da ricordare con i monumenti e da fissare su una lapide.
Ingresso gratuito
organizzazione: Comune di Villa Lagarina