Dalle confraternite all'azienda sanitaria

Mostra

La mostra di documenti antichi, fotografie, quadri e mobili, organizzata in occasione del Decennale dell'APSS, è un percorso geografico che intende accompagnare il visitatore nella storia della sanità trentina, dalle strutture che hanno caratterizzato nel tempo le singole realtà locali (confraternite, congregazioni di carità, sanatori, ospedale psichiatrico, ecc.) all'istituzione dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari dell'intera provincia di Trento.

Per molti secoli l'impalcatura ospedaliera e assistenziale nel Tirolo meridionale, come nel resto d'Europa, è religiosa. Sono soprattutto le Confraternite - associazioni laiche a scopo religioso e di culto - a gestire le strutture nosocomiali, o meglio i piccoli ospizi ed ospitali sparsi sul territorio e nelle città. Esse si preoccupano anche di tante altre importanti opere di carità: soccorrere e sfamare i poveri, provvedere agli orfani, sovvenzionare zitelle etc. Tale situazione perdura fino al 1783, anno in cui l'azione riformatrice dell'imperatore Giuseppe Il porta in primo piano é l'intervento dello Stato nel campo assistenziale, decidendo fra le altre cose anche la soppressione delle confraternite.
Il processo di laicizzazione della beneficenza trova maggiore impulso nell'Ottocento; gradualmente - e non senza conflitti - si rafforza il ruolo dello Stato in molti settori della società e in particolare nel campo assistenziale e sanitario. Si può ben dIre che lungo l'arco del secolo XIX la pubblica amministrazione consolida l'azione di coordinamento, regolazione e vigilanza sulle varie forme di soccorso ai poveri e assistenza in genere.
Nel 1811 vengono istituite, nei maggiori centri del Trentino, le Congregazioni di carità, con lo scopo di conseguire uniformità nell'amministrazione dei fondi dei poveri e delle altre pie istituzioni (ospedali, orfanotrofi, lasciti e fondazioni di beneficenza).
Le Congregazioni di carità sopravvivono fino al 1937, anno in cui, con legge n° 847 del 3 giugno, sono costituiti gli Enti comunali di assistenza (ECA). Negli anni Trenta si espande in maniera significativa il sistema mutualistico-assicurativo. In Trentino la più importante istituzione è la Cassa provinciale di Malattia.
Parallelamente assistiamo alla trasformazione degli ospedali da Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza in Enti ospedalieri (Legge Mariotti del 1968). Nel 1978, con l'avvento della Legge 833, lo scenario cambia radicalmente: il vecchio sistema delle mutue e degli enti ospedalieri confluisce nel Servizio sanitario nazionale che semplifica ed unifica nelle USL la miriade di soggetti operanti in campo sanitario, compresi i servizi di igiene pubblica e di prevenzione esercitati dai comuni e dalle province.
Con la legge provinciale n° 33 del 6/12/1980 viene disciplinato il Servizio sanitario provinciale, organizzato in 11 unità sanitarie locali coincidenti territorialmente con gli 11 comprensori esistenti in provincia di Trento. Le USL hanno operato fino al 31 marzo 1995 quando, a seguito della legge provinciale n° 10 del 1 aprile 1993, viene istituita l'Azienda provinciale per i servizi sanitari (APSS).
Nel corso dei secoli le pie istituzioni e le strutture che subentrarono successivamente nella gestione della sanità trentina acquisirono a titolo diverso, quali lasciti, donazioni, pagamenti per ricoveri etc. un patrimonio composto oltre che da beni mobili ed immobili, anche da opere d'arte, documenti, arredi. Grazie anche all'attenzione e sensibilità degli amministratori che si sono succeduti nel corso degli anni, una significativa parte di tale patrimonio è pervenuto integro fino ai giorni nostri.
In occasione del decennale dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari, questa iniziativa vuole rendere visibile alla comunità trentina la bellezza e il valore storico di questo consistente patrimonio culturale, così come testimoniano i pezzi esposti.


organizzazione: Azienda provinciale per i servizi sanitari