Danteide
Paolo Trellini presenta Danteide, il romanzo su Dante
Alla fine di quest’anno non li conteremo più i tanti libri usciti per celebrare i 700 anni dalla morte di Dante. Alcuni resteranno per originalità e accuratezza: ‘Danteide’ è uno di questi.
Sono le dieci del mattino del 27 maggio 1865. A Ravenna due manovali trovano per caso una cassetta di legno. Stanno per gettarla tra le macerie quando qualcuno nota sul coperchio una scritta: Dantis Ossa.
La scoperta muove una città intera, e un vortice di persone – assessori, periti, notai, medici e scienziati – inizia a ruotare attorno a una sola ossessione: la testa di Dante.
Tutti vogliono sapere perché quel cranio si trovi lì, quale sia la sua storia e soprattutto il peso del suo cervello.
Per conoscerne la grandezza in realtà bastava vedere cosa avesse prodotto: la Commedia, il più bel libro mai scritto dagli uomini. Dante lo aveva creato attingendo da ciò che aveva vissuto, rubando saperi, storie e segreti, e lo aveva popolato di figure per lui familiari, quelle che avevano respirato la sua stessa aria: Paolo e Francesca, il conte Ugolino, Farinata, Cavalcanti, Guido da Montefeltro, Ezzelino e gli altri.
Erano tutti legati. Eppure un mondo così piccolo era diventato una storia universale. Come Dante ci sia riuscito rimane un mistero. Per provare a svelarlo e a sfiorare un brandello di verità resta forse una sola possibilità: evitare di guardare lui per guardare ciò che guardò lui. Prendere quindi gli uomini che attraversarono la sua iride per distribuirli in una storia. E tentare così di vivere, con i suoi occhi, le vite degli altri.
Piero Trellini ha scritto per la Repubblica, La Stampa, ll Messaggero, il Manifesto e il Post. Nel 2019 ha pubblicato La partita. Il romanzo di Italia-Brasile (Mondadori; Premio Bancarella Sport 2020, Premio Ape 2020, Premio Mastercard Letteratura “Opera prima” 2020, Premio “Giuria tecnica” Massarosa 2020), che ha riscosso un immediato successo di critica e di pubblico.
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