Danz'è
Concorso coreografico città di Rovereto
Giunto alla sua ottava edizione Danz’è è il concorso coreografico per giovani compagnie italiane che hanno la possibilità di presentare il proprio lavoro davanti ad una giuria di esperti e operatori della danza e davanti ad un pubblico attento e preparato.
Le nove coreografie selezionate, che nascono dal talento dei migliori coreografi emergenti del panorama italiano, verranno presentate presso l’Auditorium Fausto Melotti sabato 29 agosto.
La giuria assegnerà alle migliori proposte un premio in denaro rispettivamente di 1.500 euro (1°premio), 1.000 euro (2°premio) e 500 euro (3 premio). I tre coreografi vincitori potranno svolgere una residenza creativa presso il CID Centro Internazionale della Danza e la compagnia vincitrice del primo premio avrà la possibilità si partecipare all’edizione 2016 del Festival Oriente Occidente.
CARMEN DE SANDI
COMPAGNIA SINESPATIO (Bari)
EMOLACRIA – UNA DONNA È TUTTE LE DONNE
Emolacria è una personale e intima interpretazione del coraggio femminile molto spesso ignorato o dato per scontato. Il titolo dello spettacolo fa riferimento al fenomeno dell’Emolacria , ovvero una condizione clinica che porta una persona a produrre lacrime parzialmente composte da sangue, fenomeno spesso associato alla figura della Madonna ma che qui si estende simbolicamente a tutte le donne. Una donna è tutte le donne, un prisma che si scompone rivelando ogni sua sfaccettatura: una fenice, una guerriera, un animale che difende i suoi cuccioli e protegge il suo ventre, anche se in esso si conserva e cresce il frutto di un amore malato o imposto. Questo perché le donne sono capaci di amare comunque. Questo ritratto multiforme è dedicato a tutte le donne che urlano in silenzio ogni giorno, alle paladine di pace, alle donne che chiedono aiuto, alle donne che si prodigano per la famiglia e per la cura degli altri, a quelle che plasmano i loro sogni, alle donne che sanno mutare le loro lacrime in danza, alle donne che ottengono giustizia e a tutte quelle che non ce l’hanno fatta.
Soggetto Stefania Biffani
Danzatrici Stefania Biffani, Francesca Zavattaro, Manuela Cirfera
Durata 13’
ELEONORA PASIN
COMPAGNIA KRONOS (Thiene - VI)
RELATIVITY
La coreografia di Eleonora Pasin prende spunto dalle opere del grafico olandese del '900 Maurits Cornelius Escher. In Relativity si sviluppa il tema delle architetture impossibili senza punti di riferimento, dove la gravità non esiste, il pavimento può diventare soffitto e una scala che scende può anche salire. Sono presenti più piani della realtà, di cui noi nemmeno possiamo accorgerci, ma di cui dobbiamo serenamente accettare l'esistenza.
Danzatori Denise Brigo, Gloria Calesella, Massimo Carraro, Giulia Eberle, Claudia Mantese, Valentina Mantese, Eleonora Masiero, Anna Paracchini, Eleonora Pasin, Andrea Sara Toniolo
Durata 15’
CLO PASSARO
INCONGRUO RAPPORTARSI (Piacenza)
AMAZÒN (PRIMO STUDIO)
Incongruo Rapportarsi nasce da un'idea di Clo Passaro, coreografa e danzatrice del progetto dal 2013 e scaturisce si può dire quasi spontaneamente da un legame creatosi tra gli elementi del gruppo grazie ad un percorso di studi comune. Il gruppo fonda le sue basi sulla ricerca del movimento tramite la tecnica floorwork, ma con una forte propensione alla sperimentazione nonché alla contaminazione. La ricerca della coreografa ha come filo conduttore lo studio dei rapporti umani e sociali e delle possibili divergenze che nascono spontaneamente. E’ da questa tematica che deriva il nome della compagnia. Lo spettacolo proposto è un connubio di forza e determinazione tra passato, presente e futuro. Sono le donne che nella lotta interiore e reale per sopravvivere sfoderano armi e scudi in una dinamica di attacco e difesa. Amazzoni, guerriere senza tempo: tenace femminilità.
Danzatrici Clo Passaro, Martina Vitelli, Veronica Polledri
Durata 12’
ANNALÌ RAINOLDI
COMPAGNIA ANNALÌ RAINOLDI (Milano)
KYUJO
Kyujo indica quella particolare predisposizione dell’essere umano al salvataggio. Lo studio esplora quei meccanismi atti a sviluppare una sorta di affinità chimica simile a quella che si crea tra gli elementi e che descrive la tendenza di alcuni di essi a legarsi con specifiche sostanze a scapito di altre. Kyujo è opera di soccorso diretta a trarre in salvo persone in procinto di fare naufragio o di affondare, ma è anche intervento tendente a impedire la rovina di bellezze naturali. Il salvataggio dell'altro diventa salvataggio di sé in un continuo mutamento di stato, di respiro, di spazio, di energia, fino al sovvertimento di ogni regola.
Danzatori Elisabetta Bonfà, Luca Castellano, Orlando Izzo, Sara Pischedda
Con il sostegno di ACS Abruzzo Circuito Spettacolo
Durata 15’
FRANCA FERRARI
PROGETTO D.ARTE (Milano)
SCELTA R.EVOCABILE
Rapidità, Leggerezza, Visibilità, Molteplicità, Esattezza... Le cinque qualità necessarie al nuovo millennio, che messe assieme fanno emergere quella qualità del movimento, soffice e consistente, ma carico di energia... una gioia che si trasmette al pubblico e una vitalità dentro il tempo, nella ricerca sul corpo di Franca Ferrari. Trascina e convince chi lavora con la consistenza delle cose: artigiano e artista, che trova forme universali solo manipolandole. Ed è anche in questo il senso del tempo breve, racconto, frammento compiuto. Anche questo è il nostro tempo. Calvino pensava anche a un’altra lezione dedicata alla consistenza! Proprio quella qualità che più colpisce e emoziona.
Danzatrici Sara Catellani, Serena Marossi, Francesca Sproccati
Durata 13’
NICOLO’ ABBATTISTA
LOST MOVEMENT (Milano)
ROSSOPHÍLIA
“Non sono io il padrone della mia vita: io sono un filo che dev'essere intessuto nella trama della vita! Bene, se non so tessere sono almeno capace di tagliare questo filo.”[Søren Kierkegaard, Aut- Aut, 1843] Lost Movement in “ROSSOphilìa” affronta il tema più problematico, il più antico, quello più caro ad ogni essere vivente, la libertà. Fragile, agognata, troppo spesso negata, la libertà si presta in maniera eccellente a essere raccontata con il movimento del corpo che, nel connubio con la musica, riesce a rappresentare, meglio di tante parole, le mille sfaccettature di questo tema così complesso, concedendosi nel finale un'indispensabile speranza, la chance che ogni uomo ha il diritto/dovere di sognare.
Interpreti Mirta Boschetti, Manuela Colleoni, Christian Consalvo, Samuele Arisci, Susanna Pieri, Eleonora Mongitore.
Durata 15’
MOIRA CAPPILLI
EMPORIO DEL SALE (Faenza - RA)
D’ISTINTO SUD
Nel perdere la misura c’è l’essenza del sud. D’istinto sud è la storia di geografie sensibili raccontate da corpi che ritrovano la loro antica identità. La scena presenta due differenti atmosfere. Ogni quadro scenico rappresenta la ripetizione del gesto quotidiano che quando incontra la credenza, diviene rituale e assume un aspetto sacro. Il primo quadro, ‘Trainieri’ – canto di lavoro della tradizione salentina, inscena geometrie spaziali che tracciano le linee di definizione dello spazio stesso del rituale, quello del gesto esperto e ripetuto, delle fatica necessaria. Il secondo quadro, ‘La Setella’, è la rappresentazione più elevata e umana dell'incontro: la festa. Il popolare trova qui la sua massima espressione, nella comunità. La condivisione porta a un'eleganza collettiva e un mutuo movimento innalzatore, che trasforma il rituale sacro in occasione di festa.
Danzatrici Moira Cappilli, Teresa Mirri, Elena Olivi, Jessica Stenta.
Durata 12’
MICHAL MUALEM, GIANNALBERTO DE FILIPPIS
COMPANY BLU (Loiano – BO)
HERE AND NOT
Here and not è un trio, cucito fra momenti di assolo, duetti e parti di insieme, passando da momenti di improvvisazione strutturata ad altri di esatta impronta coreografica. "Here and not" ("Qui e no") esplora il contrasto fra stabilità e sicurezza con la provvisorietà e l'ignoto, vivendo con il costante sentimento di "mancanza", di "incompletezza" in ogni momento. Si confronta con quegli incontri inaspettati che ci muovono verso il nostro futuro e con quei muri, immaginari o reali, che possono sia darci protezione sia consistere nei nostri stessi limiti...
Danzatori Inbal Aloni, Michal Muelem, Giannalbert de Filippis
Durata 15’
DANILO VALSECCHI
SAMOTRACIA (Calziocorte - LC)
FANGO – UN LAVORO PER USCIRNE
“Quest'ultima creazione è la più essenziale e sincera degli ultimi due anni. Fango racconta senza filtri, attraverso l'uso della danza e della parola, quello che siamo, noi tre individui insieme. Fango è quel pomeriggio trascorso su una panchina a fumare sigarette guardando il traffico fermo davanti a noi, un dopo pranzo in cui non succede niente, boccate di fumo al posto delle parole; e intanto il tempo scorre sospeso, e noi cediamo al pensiero di non credere più nelle nostre forze. Fango è l'eco di una festa lontana che ci ha lasciato immobili e attoniti. Fango sono i discorsi inutili che non portano a niente, parole senza suono, un silenzio che nulla cambia. Fango è il luogo delle azioni non perseguite, sfumate o abbandonate sul nascere. Il nostro lavorare insieme è ritrovare la strada per uscirne, un modo per ricostruire la propria dignità, per affermarsi e per sentirsi nuovamente vivi.” (Danilo Valsecchi)
Danzatori Romina Marra, Gabriele Marba, Danilo Valsecchi
Durata 15’
Ingresso libero e gratuito