Danze di vita quotidiana con Franca Zagatti
Danze di vita quotidiana - laboratorio di community dance: danzare dai 6 ai 90 anni
Danze di vita quotidiana con Franca Zagatti continua
Dopo il successo del primo modulo di Danze di vita quotidiana laboratorio di community dance: Danzare dai 6 ai 90 anni, condotto da Franca Zagatti, ecco in arrivo il secondo.
Il primo modulo ha visto danzare nonni, nipotini e genitori, che hanno regalato agli amici accorsi alla performance conclusiva del laboratorio, grandi emozioni. Si ripropone dunque la bella esperienza e si invitano anche nuovi gruppi familiari a parteciparvi.
Danze di vita quotidiana è una proposta intergenerazionale di danza di comunità che mette in primo piano il piacere di fare e creare assieme agli altri. Si rivolge a tutte le persone, dai 6 ai 90 anni (figli, genitori e nonni) che amano danzare ed esprimere se stessi in maniera creativa, che desiderano conoscere e apprezzare la danza, non solo come spettatori, ma facendola e vivendola sul proprio corpo, come forma di espressione e partecipazione condivisa, come atto cosciente e intenzionale di comunicazione e invenzione.
Obiettivo del progetto è di permettere che leco della danza arrivi a influenzare la produzione quotidiana dei nostri atti motori, trasformando ciò che è abituale ed ordinario in qualcosa di nuovo e di extraordinario.
Nel laboratorio verranno proposte semplici attività di movimento individuale e di gruppo, guidando i partecipanti attraverso un percorso di scoperta del gesto danzato, inteso come esperienza di ascolto, consapevolezza e cosciente riorganizzazione del proprio movimento. Non serve alcun tipo di abilità o preparazione. È richiesto un abbigliamento comodo e calzettoni antiscivolo.
Il laboratorio si svolgerà nelle seguenti giornate: 20/01, 10/02, 24/03, 28/04
Quota discrizione euro 60 a nucleo familiare
**
L'insegnante Franca Zagatti
Studiosa di pedagogia della danza, alle indagini sulle problematiche teoriche e metodologiche della danza nel contesto educativo e sociale affianca una estesa attività di formazione per educatori, insegnanti di danza e danzatori. Nellambito delle sue ricerche da anni afferma il valore formativo della danza e promuove una visione etico-estetica della corporeità che possa essere generatrice di espressività condivisa a livello individuale e sociale. Direttrice artistica del Centro Mousikè di Bologna, è responsabile del Corso per Danzeducatore e vicepresidente della DES - Associazione Nazionale Danza Educazione Società. È professore a contratto presso la Facoltà di Scienze della Formazione dellUniversità degli studi di Bologna. Tra le sue pubblicazioni si segnalano: La danza educativa, MPe, Bologna, 2004; Parlare allaltra metà del mondo, MPE, Bologna, 2009 e A partire dai corpi. Tracce linguistiche e messaggi di cura in educazione in, Paola Manuzzi (a cura di) I corpi e la cura, Pisa, ETS, 2009 e il recente Persone che danzano. Spazi, tempi, modi per una danza di comunità, MPE, Bologna, 2012.
Cosè la danza di comunità
La danza di comunità vuole affermare, prima di ogni altro principio, il diritto di tutti alla danza in una dimensione artistica plurale ed inclusiva. Non ricerca una danza per pochi straordinari ma una danza per tutti e per ognuno che si offre alle esigenze della gente, ai suoi bisogni, alle necessità, alle emozioni e al sentire individuale e collettivo. In questo senso il termine comunità non deve fare pensare a percorsi di riabilitazione o di supporto terapeutico, quanto piuttosto evidenziare un modo di intendere la danza come strumento di condivisione ed espressione alla portata di tutti, indipendentemente dalletà, dalle possibilità, dalle diverse abilità e conoscenze. La danza di comunità (community dance) nasce in Gran Bretagna alla fine degli anni 70 dal desiderio di scardinare la danza dai luoghi ufficiali dello spettacolo per diffonderla fra la gente come esperienza di partecipazione e non solo di visione. Oggi è estremamente diffusa soprattutto allestero e copre unampia varietà di offerte tese a promuovere pratiche ed esperienze artistiche di danza in ambito sociale, in contesti urbani e rurali, scuole, centri sociali, ma anche carceri, ospedali, quartieri disagiati.
Principi della danza di comunità:
- Tutte le persone possono e hanno diritto ad accedere ad esperienze di danza, indipendentemente dal luogo in cui vivono, dalletà, dal genere, dalla razza, dalle disabilità, dalla diversa preparazione culturale o situazione economica.
- La danza è una dimensione interiore latente e possibile per ognuno, un ponte fra pensiero ed emozioni che permette a tutti di scoprire una propria capacità di danzare, di esprimersi e di dar forma alle proprie idee. In questo senso la danza di comunità vuole contrastare e superare preconcetti e luoghi comuni relativamente a chi può danzare e a cosa la danza sia o dovrebbe essere.
- Coinvolgere le persone in unattività di danza nella quale ognuno possa esprimere il proprio potenziale umano e creativo e dove ognuno si senta rispettato e valorizzato può influenzare positivamente lo stato di salute, il benessere delle persone, le relazioni sociali e aiuta a superare le barriere di partecipazione (legate alletà, alle capacità, al genere alle diverse appartenenze culturali e sociali).
(estratti da, Persone che danzano, di Franca Zagatti, MPE Mousikè Progetti Educativi, 2012)
organizzazione: CID Centro Internazionale della Danza