Dario Coletti. Ispantos. Passavamo sulla terra leggeri

Mostra fotografica

Negli spazi del prestigioso Palazzo Libera, a Villa Lagarina (TN), è di scena la fotografia d'autore. Dopo il grande successo dell'esposizione nell'Ala Mazzoniana della Stazione Termini a Roma, nell'ambito del Festival internazionale di fotografia, circa quaranta opere del fotografo Dario Coletti (Roma, 1959 – www.ispantos.com approdano in Trentino, prima di varcare l'oceano a far bella mostra di sé in Canada e negli Stati Uniti.
L'esposizione - che gode del patrocinio delle Regioni Trentino/Alto Adige e Sardegna, di quello della Provincia Autonoma di Trento, nonché della partnership operativa del FORMAT - Centro Audiovisivi della Provincia Autonoma di Trento, dell'Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata di Roma e dello Spazio Culturale per la Fotografia Su Palatu di Villanova Monteleone (SS) - rappresenta il terzo appuntamento del progetto pluriennale (2007/2009) ARTELibera. Palazzo Libera per l'arte contemporanea, nato dalla collaborazione tra l'Associazione culturale PROMART di Trento ed il Comune di Villa Lagarina (TN), che ha già riscosso ampi consensi con le mostre di Cinzia Fiaschi ("Amorose visioni", 4.8/9.9.2007) e Jorunn Monrad e Nicola Troilo ("Living paintings", 15.9/20.10.2007).
In occasione della vernice inaugurale è prevista la presentazione del bel volume "Ispantos" (Ed. Soter, 2006) e del video di supporto che porta lo stesso titolo. Interverranno l'antropologo Francesco Faeta, il fotografo/editore Salvatore Ligios e Maurizio Valdarnini, fotografo e Direttore dell'ISFCI di Roma.
Il 9 novembre, a corredo della mostra, sempre a Villa Lagarina è in programma (h. 2030, Palazzo Libera) un reading di brani scelti da "Passavamo sulla terra leggeri" di Sergio Atzeni, letti da Sara Armentano e Roberto Turchetta.
La Target sas, azienda che negli anni ha consolidato la propria leadership nel campo della comunicazione aziendale attraverso la PTO "pubblicità tramite l'oggetto" , è il main sponsor della mostra e dell'intero progetto pluriennale di PROMART.

Le foto di Dario Coletti sono conservate presso biblioteche e musei nazionali. Pubblica alcuni libri su temi antropologici e sociali, tra i quali Ispantos (Ed. Soter, Villanova Monteleone SS, 2006), Cooperazione in Trentino Alto Adige (Ed. Brennero der Brenner Trento, 2003), Gente di miniera (Ed. Poliedro, 1999), Ammentos (catalogo sulle feste popolari in Sardegna 1997), Gesti (Ed. Sinnos, Roma, 1996), 180 Basaglia (Ed. Sinnos, Roma, 1996), Terr''e miniera (Iglesias, 1994).
Espone in numerose gallerie e musei internazionali, tra i quali l'Opera House del Cairo, la Galleria Mole di Tokyo, il Palazzo delle Esposizioni di Roma, il Centro Santa Chiara di Trento. Collabora con il teatro Eliseo di Roma per la pubblicazione di una cartella di manifesti da collezione, con Tiscali per la pubblicazione di schede telefoniche tematiche, con il musicista Enzo Favata per il quale cura la parte fotografica di copertine di alcuni dei suoi CD e per Medici Senza Frontiere realizzando un reportage ad Haiti.
Collabora con testate giornalistiche nazionali ed internazionali.

Per me la Sardegna è un organismo. Un organismo cosciente, attraversato da un sistema di comunicazione invisibile, efficace. Una entità maschile e femminile contemporaneamente. A volte rassegnata come può esserlo chi ha milioni di anni di esperienza, a volte ribelle, combattiva come un adolescente appena affacciatosi alla società alla ricerca di una soluzione immediata, di una rivoluzione. Di questo organismo il territorio è il primo valore che va difeso. Si può offendere una terra sfruttandola in modo intensivo, senza controllo, con spirito di saccheggio, cercare il massimo del beneficio personale e immediato nel minor tempo possibile. Se sposassimo un'idea di progresso siffatta che cosa lasceremmo ai nostri nipoti? Tutti gli elementi costitutivi di un territorio vanno salvaguardati, il mare, le coste, le pianure, le piante, gli animali, la montagna. Anche l'elemento umano va salvaguardato, assieme alle sue manifestazioni: ogni gruppo che popola il mondo ha diritto alla propria libertà e dignità e a conservare, se crede, il suo patrimonio di codici e segni, di usanze e consuetudini.
Durante il mio viaggio spesso mi è tornata alla memoria la vita di Chico Mendes, siringueiro brasiliano che difendeva il diritto degli Indios amazzonici a vivere nel proprio territorio con le proprie usanze, secondo le proprie regole ed in armonia con il proprio ambiente naturale. Chico, che è stato assassinato dai latifondisti e dal profitto indiscriminato, sognava un mondo di differenze dove le diverse sfumatura culturali avessero potuto dar vita ad un progresso infinito basato sul confronto tra i popoli, sognava un mondo dove ogni uomo non fosse privato della propria dignità e della propria autodeterminazione, del proprio orgoglio e della propria libertà. Il suo spirito ha guidato il mio lavoro.
Dario Colletti, 4/2006

Pubblicazione: ISPANTOS (Ed. Soter, 2006 - € 40,00)

Evento collaterale: venerdì 9 novembre 2007, ore 20.30
Reading di brani scelti da "Passavamo sulla terra leggeri" di S. Atzeni letti da Sara Armentano e Roberto Turchetta


organizzazione: PROMART Libera Associazione per la Promozione delle Arti - Comune di Villa Lagarina