Dave Holland Quintet (Usa)

Itinerari jazz a Trento e Rovereto 2006

Dave Holland Quintet
Chris Potter, saxofono
Robin Eubanks, trombone
Steve Nelson, vibrafono
Dave Holland, contrabbasso
Nate Smith, batteria

Tra gli artisti che maggiormente hanno fondato sulla coerenza stilistica e di ispirazione il loro percorso artistico, c’è Dave Holland, che ha iniziato la sua carriera di leader negli anni Settanta, dopo essere stato collaboratore di Miles Davis, Chick Corea, Anthony Braxton e Sam Rivers, proponendo con una certa parsimonia discografica le tappe evolutive del proprio discorso, per arrivare col tempo a una focalizzazione sempre più intensa e consapevole, in cui la composizione e l’improvvisazione trovano un equilibrio aperto, di grande efficacia espressiva. Un lavoro che proprio negli ultimi anni ha portato notevoli gratificazioni a Holland, premiato dai referendum di Down Beat negli ultimi anni come miglior musicista e miglior contrabbassista dell’anno, oltre che per il miglior gruppo e i migliori dischi pubblicati. Fulcro di questo suo lavoro è senza dubbio il quintetto, che nello scorso autunno, al Teatro Manzoni di Milano, è stato accolto da un vero e proprio tripudio, confermando con uno splendido concerto le sue grandi qualità di coesione e di incredibile fluidità all’interno di un discorso compositivo complesso, fatto di un periodare asimmetrico, di variazioni nei tempi e nei metri, di stratificazioni melodiche e ritmiche. Il segreto del quintetto sta proprio nell’intensa e pluriennale attività in comune dei musicisti, che hanno sviluppato così una mirabile sintonia, forgiata sulla scansione pulsante del contrabbasso, sulla sua costante spinta dinamica, sugli stimoli compositivi apportati da Holland, ma anche dagli altri componenti. Il nucleo primitivo di questa formazione risale a quasi dieci anni fa, quando nel ‘97 Holland portò in un lungo tour internazionale il sassofonista Steve Wilson, il trombonista Robin Eubanks, il vibrafonista Steve Nelson e il batterista Billy Kilson. Da qualche tempo la formazione, che nel frattempo ha registrato una messe di splendidi dischi, ha subito qualche modifica: ai sassofoni troviamo ora il trentacinquenne Chris Potter uno dei talenti più versatili della scena odierna, mentre alla batteria è arrivato il giovanissimo Nate Smith, che interpreta con brillante fluidità ed energia le complesse figurazioni ritmiche messe in gioco dal quintetto