David Bowes. Opere recenti

Mostra

Giovedì 10 dicembre alle 18.30 lo Studio d’arte Raffaelli di Trento inaugura la mostra personale dell’americano David Bowes. Dipinti inediti che saranno visibili al pubblico fino al 6 febbraio 2010.
È possibile fare astrazione, rimanendo legati a un linguaggio pittorico nettamente figurativo? La domanda parrebbe contenere un paradosso, ma non quando si è di fronte ai dipinti di Bowes, nei quali tutto è sospeso in un concetto di tempo astratto. L’artista americano gioca la carta della semplicità formale, ma con la più assoluta libertà associativa. Struttura la composizione come un fondale di teatro, davanti al quale prendono posto attori, figure già viste perché appartenenti a stralci di cultura anche italiana, magari della Commedia dell’Arte con le sue maschere e azzardatamente avvicinate da un qualcosa di completamente differente. Non stupiamoci se il malinconico Pulcinella medita a fianco di giganteschi arabeschi floreali vicinissimi alle decorazioni dei vasi Ming o se ancora Pulcinella – ma la scelta è indicativa perché Bowes poteva benissimo metterci Arlecchino – diventa San Giuseppe che fugge in Egitto con la sua Sacra Famiglia. Bowes inventa situazioni astratte: un teatro dell’impossibile in cui tutto si avvera. Con una rigorosa ripresa del reale che dolcemente stride con l’assoluto annullamento delle proporzioni tra i soggetti, i colori brillanti di Bowes, le sue atmosfere terse, i suoi impossibili sfondi montani, ci regalano una preziosa atmosfera inscritta in una porzione di tempo che non è affatto anacronista, bensì vicina a quell’”età dell’oro” di gusto classico, dove simboli e metafore si rincorrono. Anzi, l’artista americano va oltre e usa il metodo molto contemporaneo del prendere apparentemente a caso ciò che le varie culture gli hanno regalato nei suoi numerosi viaggi. Come il suo soggiorno siciliano a Palermo nel 2008 durante il quale ha conosciuto Alessandro Bazan con il quale ha realizzato un progetto didattico per una mostra dal titolo “Palermo ispanica” venendo a diretto contatto con il teatro popolare partenopeo. Allo Studio d’arte Raffaelli, le sue tele ammaliano non solo dal punto di vista cromatico, ma anche per questa libera associazione in cui Oriente e Occidente salgono sul palco e instaurano una piacevolissimo duello a suon di stravaganti elementi col preciso scopo di riattivare liberamente la nostra memoria e le nostre emozioni regalandoci gioia e leggerezza.
In occasione della mostra verrà realizzato un catalogo, con testo critico di Alan Jones.

David Bowes è nato a Boston, Massachusetts, nel 1957. Vive e lavora a Newton, Massachusetts.