David Herbert Lawrence e il Garda

Convegno

Un altro dei grandi della letteratura del primo Novecento fa da guida per una specialissima, suggestiva visita del lago di Garda: s'intitola «David Herbert Lawrence e il Garda» la quarta guida della collana «Emersioni», promossa dal Museo Alto Garda assieme all'associazione culturale «Il Sommolago» e con la partecipazione dell’Associazione Storico-Archeologica della Riviera del Garda, per «far emergere» ancora una volta dal passato, e in questo caso dalle pagine del celebre scrittore britannico, le tracce di un territorio, quello gardesano, che sempre ha ispirato ed emozionato, accolto e offerto ristoro. La presentazione del nuovo volume (a cura di Stefania Michelucci dell'Università di Genova) si svolge venerdì 7 dicembre nella sede del MAG in Rocca, alla presenza della curatrice, e segue l'inaugurazione (che inizia alle ore 18) della mostra «D. H. Lawrence a Gargnano. 1912-1913», allestita nelle sale al piano terra fino al 24 febbraio 2013.

«Riva era bella», ricorda Lawrence annotando il porto e la torre «con la sua larga facciata blu», il lago e l’acqua «trasparente azzurro-nera», le barche con le vele colorate, gli ufficiali vestiti di bianco, la gente cordiale e disinvolta: «meridionale nella sua disinvoltura, e nordica nel suo fascino all’erta».

«David Herbert Lawrence giunge a Riva nel settembre 1912 – racconta Mauro Grazioli nella presentazione che apre il volume – dopo aver attraversato le Alpi con Frieda, la compagna che sposerà nel 1914. Prende dimora a Villa Leonardi dove rimane per due settimane. Soggiorna poi a Villa di Gargnano, nella quale si ferma per quasi sette mesi, infine nella piccola frazione di San Gaudenzio, ultima breve tappa prima del ritorno in Inghilterra. L’estate è quasi al tramonto e offre i suoi frutti migliori, quelli del clima e della natura mediterranea che i due amanti “fuggiaschi” colgono dimentichi della loro indigenza. Così Lawrence rinasce, “come una pietra secca che si rompe e sgorga nella vita”. Il viaggio prosegue nelle vicine contrade della riviera gardesana, fra gli olivi e le serre di limoni di Gargnano e San Gaudenzio, nelle escursioni a Campione e a Tignale, lungo i sentieri che la primavera precoce riveste di ellebori e primule, dei peschi pasquali del 1913. In questa natura generosa vive un’umanità talvolta costretta a obliarla o fuggirla, per un lavoro altrove, per mutare la vita. Lawrence si mostra interessato a un tale microcosmo al crepuscolo; tratteggia un quadro antropologico vivo, mai artefatto o irridente, anche quando si tratta di mettere in luce le scene grottesche o i costumi che gli sono distanti. Non si ritrae dalla scena, è parte integrante, rapportandosi alle persone nella loro azione vitale, nel retaggio di istinti e sentimenti che il presunto mondo apollineo non è riuscito ancora a fagocitare, nel bene e nel male. In questa stagione del Garda percepisce l’epilogo di un’epoca che gli sembra “sul bordo di un crepaccio”. Si misura con un Dioniso cresciuto nelle convenzioni, nella religiosità controriformista, in una sensualità trattenuta e fallica che comunque genera vita. Il confine con l’epoca nuova è però vicino, quello con l’America dell’emigrazione per alcuni è già superato, in un adattamento meticcio che sconta il passaggio dalla tradizione contadina al melting pot di una pseudo cultura industriale che sta insinuandosi nelle crepe di una società destinata a “essere portata via da un’onda infida e prodigiosa”».

La mostra «D.H. Lawrence a Gargnano» si presenta come un percorso di approfondimento dedicato alla permanenza della coppia David Lawrence – Frida Weekly von Richtofen sul lago di Garda. Allestita a cura del Comitato per Gargnano storica con il contributo del Comune di Gargnano e del Rotary Club, giunge a Riva del Garda dopo essere stata esposta nello stesso comune bresciano dal 21 luglio al 27 settembre scorso. Di particolare rilievo l'iniziativa dello stesso comitato, il primo convegno internazionale di studi lawrenciani che s’è tenuto nel mese di settembre con la presenza di studiosi provenienti da Europa, Stati Uniti e Australia. Alla Rocca di Riva del Garda il percorso espositivo è aperto alla visita da lunedì a giovedì dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17; venerdì dalle 10 alle 12.30.


organizzazione: MAG Museo Alto Garda