Davide Rondoni, Noi il ritmo
Taccuino di un poeta per la danza ( e per una danzatrice)
Davide Rondoni, poeta e scrittore, ha attraversato l’Italia duecento anni dopo ‘L’infinito’ di Giacomo Leopardi, opera capace di sfidare ogni tentativo di definizione, ma nella quale ha scoperto significati nuovi, oltre che una potente e meravigliosa bussola per vivere il presente, le sue contraddizioni, i suoi incanti, offrendocene un’interpretazione nuova, viva.
Poi ha scritto lettere al suo amore. E appunti, riflessioni, scoperte. Lei ballerina, lui poeta, condividono un destino, entrambi conoscono la ricerca del ritmo, l’equilibrio nel gesto, la tensione verso la libertà e l’arte come ubbidienza. Un libro composto quasi in trance, il suo ‘Noi, il ritmo’, un viaggio nella bellezza che incontra pensieri di coreografi, storie, riflessioni, incontri tra danza e poesia, riflessioni di filosofi, visioni.
Un libro mai scritto prima d’ora sulla danza e la poesia: due arti da sempre sorelle. Ritmo e parole. Aver corpo, in un’epoca che ha fatto del corpo un segno di molti disagi. La riflessione sull’arte diventa in queste pagine anche discorso d’amore e ricerca: ballare, così come fare poesia e come vivere, è interpretare, prendere posizione, conquistare una forma. Cercare il segreto umano e divino del ritmo.
Il nuovo libro di Davide Rondoni è un taccuino d’amore e uno strano “vademecum” dedicato ai non-equilibristi e ai sognatori, ai molti amanti della danza e della poesia. Della vita e del suo misterioso ritmo.
ingresso libero