Decadenza e trionfo dell'individuo
L'individuo
La ricerca dellarx vuole andare oltre la constatazione della molteplicità e del mutamento, per cercare un qualcosa di stabile e unitario del tutto, un essere immutabile: qui sta lorigine della mentalità scientifica e filosofica. In Eraclito questo mondo è eterno e vive nel divenire. Così è garantita larmonia del tutto: chi vive, vive perché altri muoiono, per avere larmonia bisogna che alcuni distruggano altri ecc. Lordine cosmico si rinnova continuamente, tramite la condanna a morte di alcuni singoli affinché subentrino altri singoli; larmonia si basa appunto sul ricambio incessante: se non avvenisse tale ricambio, i singoli morirebbero senza essere rimpiazzati. Cè una giustizia nel divenire: esso è giustificato in quanto tutto si pareggia nella giustizia. Ogni individuo uccide per vivere, ma sarà ucciso a sua volta: questa è la giustizia del divenire. Nel mondo non cè colpa ed espiazione. La giustizia eterna vince tramite la contesa e tutto è sempre pari.
In unaltra concezione, il divenire è una caduta da un essere immobile, eterno e perfetto. Ogni divenire-nascere, che ha nellindividuo la sua base, è una emancipazione dalluno eterno, degna di punizione come fosse una ingiustizia che sarà espiata con la morte e la reintegrazione nellapeiron che è eterno, fuori dal tempo, mentre le cose nascono e muoiono. Si è parlato finora di un tutto immobile che impera su un divenire senza alcuna autonomia. Ma in altre concezioni il divenire e lindividuo non intendono più essere orpelli di un burattinaio, ora intendono decretare lessere come una illusione e lo espellono come fosse un fantasma. Solo il divenire alberga nel mondo. Non cè più una giustificazione immobile che sia sostrato agli individui.
I sofisti avanzano la tesi che lapparenza e il suo divenire sono lunica realtà. Ma essi non sentono in questa espulsione alcuna pena e alcun rammarico. Anzi, vi sentono limperioso pulsare della vita liberata finalmente dai lacci di un essere immobile che la costringeva in una prigione inesistente.
Tutto diviene, non cè un io come sostrato, le nostre impressioni (unico nostro ambito) sono mutevoli. Solo limmaginazione ci illude di un io-sostrato e di un mondo esterno stabile.
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