Degasperi, il Trentino e l'Europa
ArcoConfronti. Riflessioni sul Trentino che cambia
Partecipano:
Giuseppe Ferrandi, direttore del Museo Storico in Trento
Giorgio Grigolli, giornalista e storico
Pino Loperfido, giornalista e scrittore
Coordina: Paolo Tessadri
Cinquant'anni fa a Sella Valsugana mopriva Alcide Degasperi. Era l'agosto 1954.
Degasperi è stato uno dei grandi protagonisti del Novecento e in particolare del secondo dopoguerra, quando venne nominato presidente del Consiglio dei ministri in uno dei momenti più difficili per l'Italia.
Il Ventennio fascista era appena finito tra le macerie di una guerra, la credibilità e il ruolo internazionale dell'Italia quasi inesi- stenti, l'economia boccheggiante e il futuro molto incerto.
Degasperi riuscì a dare speranza ad un intero Paese.
Nato nel 1881 a Pieve Tesino, cattolico, deputato a Vienna ai tempi degli Asburgo e deputato del Partito Popolare a Roma dopo la Prima guerra mondiale, fu segretario nazionale del suo partito dopo le dimissioni di don Sturzo.
Con altri deputati partecipò alla secessione dell'Aventino, incarcerato trovò rifugio presso il Vaticano. Antifascista, tra i fondatori della Democrazia Cristiana. Ministro e segretario del suo partito, Degasperi nel 1945 venne nominato presidente del consiglio dei ministri. L'Europa fu il sogno e l'impegno di una grande passione politica. "Sono un trentino che è stato prestato all'Italia per servizi pubblici generali", disse un giorno di se stesso.
Morì il 19 agosto a Sella Valsugana.
organizzazione: Comune di Arco Assessorato alla Cultura