Delovery - Maria Dorigatti
Rocco Russo è un giovane ventisettenne pugliese che ha lasciato il suo paesino sul Gargano per andare a studiare a Bologna dove si è laureato brillantemente in scienze politiche. È un ragazzo dai grandi ideali, e sogna di trovare un lavoro con il quale contribuire a migliorare il mondo insieme al suo grande amore, Marina. Ma la realtà ha altri programmi.
Dopo un’esperienza lavorativa finita male presso una fondazione e la fine della sua storia d’amore, l’unico lavoro che riesce a trovare è quello di rider per la più grande catena mondiale di consegna di pasti a domicilio: la Delovery.
Rocco si ritrova così a pedalare con uno zaino sulle spalle e molto rancore verso il mondo per le strade di Bologna, ma una sera il suo pedalare viene bruscamente interrotto da un incidente da cui si salva per miracolo.
Inaspettatamente lo sfortunato evento si trasforma in un’opportunità e Rocco si troverà a dover fare una scelta molto più grande di lui.
Maria Dorigatti nasce ne 1978 in un paesino ai piedi delle Dolomiti di Brenta e cresce a Trento dove riceve un’educazione cattoasburgica.
Fin da piccola le piace molto leggere e si diletta a scrivere brevi storie e incipit di saghe fantasy.
Alle medie scrive un tema sul suo futuro in cui racconta che a trent’anni avrebbe vinto il premio Nobel per la letteratura. Spoiler alert: non lo vince.
Finito il liceo si trasferisce a Bologna per studiare scienze della comunicazione e passa i suoi anni universitari a spiegare ai suo compagni che sì, viene dal Trentino, ma che non parla tedesco, non vive in una baita, non ha una capretta di nome Fiocco di Neve e in inverno non gira in slitta.
Dopo la laurea fa cose e vede gente. Rinuncia alla cittadinanza trentina e prende quella bolognese.
Trova lavoro e mette su famiglia.
Dopo qualche anno si risveglia in lei la voglia di scrivere, ma si riscopre arrugginita. Nell’autunno del 2019 comincia a frequentare i corsi di scrittura dell’Associazione Canto 31 con Gianluca Morozzi e per l’emozione scoppia la pandemia. Riesce a trovare un piccolo pezzo di lievito e inizia a panificare e fare pizze. I suoi familiari la supplicano di trovare un’altra attività: decide di scrivere un romanzo che cade dimenticato.
Nell’agosto del 2021, mentre la curva è quasi a zero, prende il Covid e rimane chiusa in casa per tre settimane con una temperatura media di 34 gradi. Dalla disperazione scrive il suo secondo romanzo: esattamente questo.