Destràni taràf

Musica

Il gruppo musicale Destràni Taràf si esibirà la sera del 24 giugno al Palazzo dei Congressi di Riva nell'ambito del convegno "Esuberante sarà lei!"

Formazione:
Corrado Bungaro, violino
Giordano Angeli, sax soprano, violoncello
Paolo Trettel, tromba
Renato Morelli, fisarmonica
Giovanni Morelli, chitarra
Paolo Longo, bombardino

Destràni in dialetto trentino significa nostalgia mentre Taràf è il termine rumeno per indicare l'orchestra, specialmente quella tzigana.
"Orchestra della nostalgia" dunque, che propone un itinerario ragionato attraverso la musica popolare trentina e le sue relazioni con il contesto alpino e più in generale dell'Europa centro-orientale.
Particolare attenzione viene dedicata alla Val dei Mòcheni, una comunità etnico-linguistica germanofona del Trentino orientale, dove si è conservato un singolare repertorio di balli tradizionali, eseguito con uno strumento tipico: l'organetto diatonico, oggi chiamato rèta ma un tempo gaig (a testimonianza che prima dell'invenzione della fisarmonica all'inizio dell'Ottocento, il repertorio veniva eseguito probabilmente dal gaig: il violino). Questo repertorio è stato studiato dai due studiosi tedeschi Jörg Bayr e Norbert Wallner, che nel 1936 hanno effettuato una ricerca “sul campo” in Val dei Mòcheni documentando il locale patrimonio di danze popolari, e pubblicandolo sul quaderno n. 36 delle Deutsche Volkstänze, che porta appunto il titolo Südtiroler Volkstänze aus dem Fersental (ristampato nel 1960 in collaborazione con l’Auftrag des Arbeitskreises für Tanz im Bundesgebiet).
Oltre al repertorio mòcheno la Destràni Taràf propone alcuni brani tradizionali dell'altra comunità etnico-linguistica del Trentino orientale: quella ladina di Fassa. Le fonti in questo caso fanno riferimento alla Gartnersammlung, una vasta raccolta etnomusicologica promossa a Vienna nel 1904 - con il pieno sostegno del Ministero della cultura austro-ungarico - sui repertori dei vari gruppi etnico-linguistici dell'impero (dai ruteni ai moravi, dai serbo-croati ai magiari, dai tirolesi ai ladini, compresi i ladini di Fassa).
Accanto alla tradizione trentina (mòchena e ladina ma con qualche riferimento anche al repertorio violinistico popolare del carnevale di Bagolino-Ponte Caffaro nonché alla letteratura di Giacomo Sartori, mandolinista di Ala le cui composizioni sono entrate a far parte stabilmente dei repertori popolari di numerose orchestre a plettro, dal Giappone agli USA) la Destràni Taràf propone un itineraio ragionato attraverso i più significativi "giacimenti" musicali popolari europei, con particolare attenzione a quelle comunità dell'Europa centro-orientale che - assieme al Trentino - facevano parte un tempo della stessa area culturale, molto variegata ma per certi aspetti omogenea, individuabile grosso modo nell'impero austro-ungarico. Si tratta di materiale in gran parte di tradizione orale, indagato comunque da alcune ricerche etnomusicologiche a partire da quelle attivate nel secolo scorso dall'Institut für Volksmusikforschung di Vienna e rivolte a tutte le aree dell'impero (dai Carpazi alle Alpi) compresa quella yiddish, Klezmer, tzigana ma anche trentina. La Destràni Taràf presenta alcuni momenti di questi repertori utilizzando anche gli stilemi dei Klezmorin, suonatori ebrei itineranti dell'Europa centrale che "orecchiavano" le musiche tradizionali dei vari paesi riproponendoli poi nei contesti festivi (matrimoni, funerali, feste patronali etc.) attraverso la loro personale "mediazione".
Musica tradizionale, "disperatamente gioiosa", che mantiene nel tempo la capacità di trasmettere emozioni attraverso i suoni del ricordo e della memoria.

CORRADO BUNGARO ha iniziato lo studio del violino all'età di quattro anni con Margit Spirk, privatamente e presso il conservatorio Bonporti di Trento. Ha collaborato con diverse formazioni musicali trentine, tra le quali Giardini da Tea (pop acustico), Modest jazz quartet (jazz fusion) e Saudade (musica popolare brasiliana). Ha suonato con la Itinerari jazz big band sotto la direzione di Henry Threadgill e Franco D'Andrea, e con Enrico Rava in qualità di ospite speciale. Dopo un master in diritto internazionale, ha partecipato - come osservatore OSCE - alle missioni di monitoraggio dei diritti umani in Bosnia e nei Balcani per conto del Ministero degli Affari Esteri italiano; l'esperienza di "vita balcanica" gli ha permesso di incontrare ed approfondire la cultura e la musica est-europea. Attualmente tiene seminari di violino popolare e sta conducendo una ricerca sull'identità storico-musicale degli zingari.

GIORDANO ANGELI, polistrumentista, ha suonato saxofono, chitarra, pianoforte, violoncello, con diverse formazioni musicali trentine, fra cui i Baraban ed i Giardini da Tea. Ha cantato - come basso - nel coro polifonico V. Gianferrari del Conservatorio di Trento. Dal 1990 lavora come educatore, curando attività musicali per ragazzi con handicap psichico. Specializzatosi in musicoterapia presso il Corso Quadriennale di Musicoterapia di Assisi, collabora con il C.T.Mt. (Centro Trentino Musicoterapia), con l’A.N.F.F.A.S. di Trento e con varie istituzioni educativo-musicali.

PAOLO TRETTEL si è diplomato in tromba presso il conservatorio di Trento nel 1989. Ha successivamente frequentato il corso Jazz con Franco D’Andrea, sempre al conservatorio di Trento, diplomandosi nel 1996. Svolge attività concertistica con numerosi gruppi regionali tra questi la Chorus Jazz Orchestra, Unit 7 orchestra, New Project Orchestra, Tiger dixie band. Collabora con l’orchestra laboratorio di Itinerari Jazz di Trento suonando con Enrico Rava, Kenny Wheeler, G. Trovesi, Maria Sneider, Carla Blay,e il compositore sassofonista americano Henry Threadgill. Dal 1999 collabora con la big band third eye di verona diretta dall’ americano Gregory Kile.

RENATO MORELLI, fondatore del gruppo, etnomusicologo (ricerche su Arco alpino, Sardegna, Europa centrale; premio NIGRA 1999 con il volume Identità musicale della Val dei Mòcheni. Cultura e canti tradizionali di una comunità alpina plurilingue, TN, 1996), regista RAI (autore di film etnografici premiati tra l'altro al Filmfestival di Trento nel 1981-84-86, al Bilan du Film Ethnographique di Parigi nel 1989, al Filmestival di Nuoro nel 1992), musicista (dopo gli studi di clarinetto al conservatorio di Trento ha suonato negli anni Settanta il sax contralto con l'orchestra Haydn e la Big swing orchestra). In Ungheria nel 1975 (con borsa di studio) ha iniziato lo studio dei repertori musicali tradizionali ungheresi, tzigani, balcanici e klezmer. Questa esperienza - accanto agli esiti delle sue ricerche etnomusicologiche in Trentino e nell'Arco alpino - ha potuto concretizzarsi nel progetto musicale Destràni Taràf dopo l'incontro con il violinista Corrado Bungaro.

GIANNI MORELLI ha al suo attivo una ventennale "militanza" come percussionista in vari gruppi ed orchestre di musica da ballo, e numerose esperienze in band pop-rock. Ispirato da una grande "passione" per diversi generi musicali, con Destràni Taràf suona chitarra e percussioni.

PAOLO LONGO, musicista "senza frontiere", proviene da quella fucina di talenti musicali che è Tesero in Val di Fiemme. È presidente dell'associazione musicale Beat Boys Orchestra che organizza diversi eventi musicali tra cui Fiemme Sky Jazz. Polistrumentista, suona il trombone a tiro nella Beat Boys Orchestra e nella Banda sociale di Tesero, il sousaphone nella Tiger dixie jazz band, il basso e la batteria in altri gruppi da ballo. Con Destràni Taràf suona il flicorno baritono (bombardino).