Di eccellenti pitture adorna: le pale d'altare dell'Inviolata

Mostra

"Di eccellenti pitture adorna" è la nuova mostra che il Museo di Riva e la Soprintendenza per i Beni Storico-Artistici di Trento, propongono tra l'estate e l'autunno. La mostra mette in luce il restauro di quattro importani pale d'altare della Chiesa dell'Inviolata a Riva del Garda, affidato al Laboratorio Serafino e Marco Volpin di Arre presso Padova, sotto la direzione della Soprintendenza attualmente impegnata in un delicato lavoro di restauro della stessa chiesa.

Il restauro, effettuato tra il 2005 e il 2006, ha interessato tre opere di Jacopo Palma il Giovane (Venezia, 1548 ca - 1628): Sant'Onofrio, San Girolamo e San Carlo Borromeo, databili intorno al 1615, importanti testimonianze della diffusione del tardomanierismo veneziano in Trentino, e una tela della scuola di Guido Reni, raffigurante il Crocifisso con la Maddalena. I lavori sono stati diretti da Elvio Mich con la collaborazione di colleghi Roberto Perini e Claudio Vicenzi.
L'opera che presentava maggiori problemi era la pala di ambito reniano raffigurante il Crocifisso, che già nel 1939 era stata oggetto di un intervento di restauro completo (foderatura, sostituzione del telaio e consistenti ritocchi pittorici), curato dalla Soprintendenza ai Monumenti e alle Gallerie di Trento. Lo stato di conservazione di quest'opera, già alla fine dell'Ottocento, aveva preoccupato Luigi Antonio Baruffaldi, podestà di Riva del Garda, che ne attribuiva principalmente le cause alla sua collocazione nella cappella più umida della chiesa. I dipinti di Palma il Giovane presentavano invece solo interventi di manutenzione superficiali e molto limitati, grazie alla buona tecnica adottata dal pittore veneziano.
Tutte e quatto le pale d'altare furono messe in salvo alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, evitando così che fossero danneggiate dai danni provocati da un grosso proiettile che scoppiò all'interno della chiesa irradiando innumerevoli schegge.
Nel corso dell'intervento di restauro, i dipinti sono stati foderati e dotati di un nuovo telaio ad espansione. La pulitura ha rimosso gli strati polvere e le patine di deposito di nerofumo e di altre sostanze che offuscavano le cromie, oltre alle pesanti ridipinture presenti sulla tela di scuola reniana. Di grande utilità si sono rivelate le indagini microchimiche e stratigrafiche eseguite da Stefano Volpin, che hanno rivelato la presenza, su tutti e quattro i dipinti, del prezioso blu lapislazzuli, utilizzato per ottenere raffinate campiture ed effetti cromatici cangianti, che qualifica l'alto livello della committenza.

CHIESA DELL'INVIOLATA
La Chiesa dell'Inviolata, o Santa Maria dello Spiazzo, venne costruita con l'appoggio del principe vescovo Carlo Gaudenzio Madruzzo (al centro dell'arco presbiteriale vi è lo stemma di famiglia, mentre nel pavimento della chiesa sono inserite lapidi sepolcrali della famiglia Madruzzo), all'esterno delle mura che, un tempo, circondavano la città di Riva e all'incrocio tra diverse strade, in una zona della campagna denominata allo Spiazzo. In quel luogo un pittore aveva dipinto su un muro di confine un'immagine della Vergine Maria che, ben presto, divenne oggetto di venerazione popolare, perché si era sparsa la voce di alcuni miracoli ottenuti per sua intercessione. In breve venne costruita una cappella di legno per riparare l'immagine sacra dalle intemperie e, nel 1603, si acquistò il terreno per edificarvi un santuario. La chiesa venne consacrata nel 1636 da Carlo Emanuele Madruzzo, l'ultimo principe vescovo dei Madruzzo, il convento venne completato nella seconda metà del Settecento, come pure il campanile, ultimato nel 1682.
Nelle pitture murali si distinguono Martino Teofilo Polacco (1579-1639) e Pietro Ricchi (1606-1675); le pale d'altare, ora restaurate, sono tutte di Palma il Giovane, eccettuata quella della cappella del Crocifisso, eseguita da un seguace di Guido Reni. Degni di nota anche gli stalli del coro, con scene dell'Antico Testamento, e i mobili della sagrestia. L'esterno della chiesa, di gusto rinascimentale, contrasta con l'interno, contraddistinto da una ricchissima decorazione barocca.


organizzazione: Comune di Riva del Garda Museo Civico