Dialogare attraverso l'architettura

Convegno

In questo periodo il quartiere di San Marino è spesso sulle bocche della gente, al centro della discussione negli interventi urbani nel nostro Comune e sulle testate giornalistiche. Opinioni contrastanti tra l’anima di un quartiere che vuole tornare a vivere e edifici disabitati con porte e finestre murate che non rimangono solo sulla carta, ma si traducono in vera ribellione.
I cittadini, gli abitanti del quartiere di San Martino e l’amministrazione pubblica sono invitati a Magazzino X, in Via Torre d'Augusto a Trento, per parlare di architettura, con particolare attenzione al quartiere San Martino, ricco di spunti dal punto di vista architettonico, ma anche sociale e culturale.

Gli architetti Flavio Palermo e Michele Roccabruna, con il geometra Francesco Lorenzi, professionisti che vivono e operano all'interno del quartiere, ci raccontano il quartiere di San Martino da un diverso punto di vista, differente dall'immagine data dai media. Dai quotidiani emerge spesso che San Martino rappresenta una zona di degrado, disordine sociale, delinquenza e carenza di punti di aggregazione culturale e artistica.
Nel corso della serata si offre un'immagine di san Martino totalmente diversa partendo dal ruolo che il borgo ha avuto in passato, per poi raccontare ciò che rappresenta oggi e che cosa potrebbe essere domani. Sono numerose le persone che credono nelle potenzialità di San Martino (come il gruppo 090909) ed emblematica è l'esperienza di Magazzino X. Se per alcuni San Martino è simbolo di degrado sociale, molti pensano che il borgo sia dotato di risorse speciali, date anche dalla convivenza multirazziale, oltre che dall'impegno di tutti quelli che ci vivono e ci lavorano.
Ne scaturisce quindi un bisogno di riqualificazione del quartiere, un bisogno di spazi volti all'unione sociale e alla creazione artistica.

Magazzino X rappresenta oggi una piccola risposta a questi bisogni, uno spazio, un'occasione di partecipazione e di scambio di idee. Il progetto di 090909 non è altro che un intervento in prima persona, che segue il concetto del risparmio e del riutilizzo. L'allestimento del magazzino nasce proprio dalla necessità di riutilizzare oggetti e materiali di facile reperibilità. Non si parla quindi di design o di nuova tendenza dell’arredamento, sarebbe fuori luogo, perché è chiaro che non si sta inventando niente, ma si prova solo a concretizzare idee, offrendo professionalità e risparmiando il più possibile sulla voce “materiale utilizzato”.

E cosa può fare l'architettura in questo contesto, senza perdersi in sterili discussioni sui piani regolatori o spingersi in ipotetici interventi di riqualificazione territoriale? Si deve partire dal piccolo, dalla piccola realtà di un borgo come San Martino, da un ex magazzino di giocattoli per saper rendere flessibile uno spazio alla luce della consapevolezza che l'architettura non deve autocelebrarsi, ma deve offrire la migliore location possibile per favorire quelle relazioni personali o sociali.

La cultura offre il linguaggio migliore per ricercare queste relazioni sociali, perché attraverso una qualsiasi forma d’arte, un messaggio di riflessione, di denuncia, piuttosto che di sensibilizzazione o di contaminazione multirazziale si amplifica, scuote, arriva più facilmente a destinazione.

Con l'esperienza di magazzino x, si vuole lanciare una proposta: lo spazio tematico/, uno spazio in divenire, che cambia continuamente pelle, allestito in maniera e gusto diverso a seconda di un tema; continuativa contaminazione multiculturale e multirazziale, per recuperare sia la memoria storica della città, sia il senso dell'ospitalità.
Nel corso della serata sarà proiettato un video, girato nelle ultime settimane proprio nel quartiere di San Martino dall'artista palermitano Fabrizio Contino Gravantes, e sarà inoltre possibile visitare il Magazzino, con le sue mostre e installazioni. L'ingresso è gratuito.