Dialogo su documenti e fotografie dello studio di Carlo Keller architetto: un archivio “terapeutico”

Incontri e convegni , Convegno

Dopo la presentazione del Quaderno Archivi del costruire. Per una storia dell’architettura e dell’ingegneria in Trentino, avvenuta giovedì 29 aprile scorso, con i “Giovedì in Archivio provinciale” si torna ad approfondire un archivio professionale, al quale sono dedicati alcune riflessioni introduttive (pp. 59-77) ed un capitolo del volume (pp. 268-315).

Giovedì 20 maggio 2021 (ore 17-19) si svolgerà, in modalità a distanza, un Dialogo su documenti e fotografie dello studio di Carlo Keller architetto: un archivio “terapeutico” durante il quale interverranno Roberta G. Arcaini e Fabio Campolongo (Soprintendenza per i beni culturali) con Ilaria Tunisi e Umberto Fumai.

L’archivio dell’arch. Carlo Keller, nato a Cles nel 1906, è stato donato all’Archivio provinciale di Trento dalla nipote Ilaria Tunisi. Keller, formatosi presso l’Istituto Superiore di Architettura di Venezia da poco istituito - nel 1926 -, fu attivo dagli anni Trenta agli anni Ottanta; venuto a mancare a Trento il 24 maggio del 1982, ci ha lasciato in eredità un patrimonio dicostruzioni e di progetti.

Viene presentato come “archivio terapeutico” per sottolineare due aspetti:l’intensa attività in ambito di edilizia ospedaliera, all’interno di una produzione che si scoprirà molto varia, svolta da Keller e dai suoi collaboratori, come ad esempio Umberto Fumai, e l’utilità di questa documentazione, per “prendersi cura” di edifici realizzati nei decenni scorsi, fra i quali la Stazione delle autocorriere in via A. Pozzo a Trento (1954 ca.) e l’Ospedale S. Chiara (1960-1969).

Gli archivi, prodotti insieme agli edifici, si rivelano e permettono di interpretare questo patrimonio per scelte attuali e per il futuro.

Un percorso “K come Keller”

Lo studio di questo ricco archivio permetterà numerosi approfondimenti; a oggi nella città di Trento si possono evidenziare alcuni edifici progettati da C. Keller, alcuni in collaborazione con ing. Eugenio Taddei, immaginando un percorso “K come Keller”, partendo dal Condominio Dante in via Dogana, 3 (1955 ca.), sede dello Studio Keller e proseguendo con:

- Stazione Autocorriere, via A. Pozzo (1952-1955)
- Condominio in via F. Ambrosi (fine anni Sessanta)
- Concessionaria FIAT Rangoni, via Manzoni (1954 ca.)
- Casa della Giovane, via della Prepositura, 58 (1960)
- Condominio “Gadotti” in via B. Bomporto, 19
- Condominio in via Milano, 60 (1966-1967)
- Ospedale s. Chiara
- Condominio in via s. Antonio, 1
- Condominio in via Bolognini-angolo p.zza Vicenza
- Condominio in via Grazioli, nn. 21-23.
- Ampliamento della sede centrale della Banca di Trento e Bolzano (ora Intesa San Paolo), via della Roggia grande (anni Sessanta)
- Villa Fambri, via Pietrastretta (1955)
- Villa Molignoni in località Muralta (1965)

[v. RG. Arcaini, F. Campolongo, C. Volpi, Archivi del costruire, Per una storia dell’architettura e
dell’ingegneria in Trentino, Trento, Provincia autonoma di Trento, 2020, pp. 59-77, 268-315 e M. Lando, Trento nuova.
Le sue storie, Trento, Curcu Genovese, 2018]