Diario involontario
Diario involontario, di Filippo Balestra
Sarà presente l'autore, in dialogo con Adriano Cataldo
La presentazione si inserisce all'interno del percorso di avvicinamento alla quarta edizione di Poè, dal titolo "Dare forma alle cose"
Le date sono un appiglio per non andare alla deriva. Giorni sparsi, pensieri caotici. Gli anni passano veloci. Ma poi anche le date falliscono, perdono di senso e si trasformano in numeri feticcio, incapaci di fare ordine. Il diario non tende più verso niente e non tiene traccia di alcun cambiamento. Le pagine si susseguono all'insegna del nonnulla: "anche oggi il diario porta dove non c'è motivo di andare". Un filo conduttore è il gioco, perché ogni cosa può diventare tutt'altro e così via, secondo l'arte dell'accumulo e del rotolamento, che fa della palla di neve una valanga. Altro filo conduttore è l'ironia, perché si intravede la presenza costante di un sorrisetto in filigrana. E chiuso il libro si ha l'impressione che quel sorrisetto rimanga insieme a noi, anche se nascosto tra le pagine di questo "Diario involontario". Filippo Balestra scrive parole senza bussola. Leggerle vuol dire rischiare di smarrirsi o di ritrovarsi insieme a lui, come lui, in bilico sulle sue lettere.
ITALICHE è una rassegna senza inizio e senza fine, un flusso narrativo che vorremmo tener aperto attraverso i racconti di quelle autrici e quegli autori che attraverso le proprie opere (di finzione, saggistiche o grafiche) provano a mostrarci come si modifica il nostro Paese, i suoi territori, le sue comunità, le sue relazioni con un mondo sempre più interconnesso e con una società che non risparmia in complessità e incertezza.